Il più grande presepe vivente al mondo, nella terza città più antica del pianeta. Matera e i suoi Sassi apriranno così, con una scenografica rappresentazione della vita di...
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Un evento eccezionale, con tanti primati, come spiega Luca Prisco, direttore del Comitato Promotore del Presepe Vivente: "Il presepe – afferma – si animerà lungo un percorso di 5 chilometri tutto all'interno dei Sassi, con quasi 400 figuranti provenienti da tutta Italia. Un percorso vivo, sentito e molto ricco".
Ottanta «legionari» del Gruppo Storico Romano, che da venti anni ripropone ricostruzioni della Roma imperiale seguendo le indicazioni di un Comitato scientifico composto da docenti dell'Università di Roma Tor Vergata, ricreeranno scene tipiche del mondo militare dell'antica Roma. La Grotta che ospiterà la nascita di Gesù sarà riprodotta nel Rione Casalnuovo dei Sassi, dove sarà allestita anche una stella cometa di 4 metri di diametro.
L'evento di quest'anno si intitola "Segui la stella cometa", con una scenografia di luci molto particolare e due scene nuove: una legata all'Annunciazione e l'altra alla Strage degli Innocenti. Il sindaco della città, Salvatore Adduce: "Lo scenario naturale della città dei Sassi è irripetibile come luogo evocativo. Proprio su questo versante è stato ritenuto universalmente molto simile ai luoghi della natività e della passione. Collocare in quei luoghi la natività e il presepe vivente è quasi una propensione naturale".
L'organizzazione punta a superare le ventimila presenze: www.presepematera.it. Per chi raggiungerà Matera sarà un’occasione unica per un long week-end all’insegna della suggestione e della magia, a passeggio tra i vicoli che tanto hanno affascinato Pier Paolo Pasolini e Mel Gibson. Matera, la celebre città dei Sassi, è patrimonio del’Unesco dal 1993, proclamata il 17 ottobre scorso Capitale Europea della Cultura 2019, è in fermento.
A metà gennaio sbarcherà in città la troupe della Metro Goldwyn Mayer per il remake di «Ben Hur», il film del 1959 di William Wyler. Previste 1.800 comparse e uno staff guidato dal regista Timur Bekmambetov. Un kolossal, come conferma la presenza di un produttore esecutivo del calibro di Enzo Sisti, responsabile dell'operazione «La Passione di Cristo». Certa la presenza di Morgan Freeman nel ruolo di Ildarin, il campione della biga. Tre mesi di riprese, budget di dieci milioni di dollari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero