Mark Salling, ex star di Glee, serie nella quale vestiva i panni di Noah «Puck» Puckerman, è stato trovato morto nei pressi del Los Angeles River, in un campo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel dicembre 2015 infatti, in seguito a una perquisizione nella sua abitazione, Salling era stato arrestato con l'accusa di possesso di materiale pedopornografico. All'interno del suo computer erano state trovate qualcosa come cinquantamila fotografie di minorenni. A ottobre l'attore si era dichiarato colpevole e aveva stretto un accordo legale che prevedeva la sua presenza nei registri di chi ha compiuto reati di tipo sessuale. Salling doveva sottoporsi a un programma di riabilitazione e gli era stato vietato ogni contatto con chiunque avesse un'età inferiore ai 18 anni. Doveva inoltre mantenersi a distanza dai luoghi frequentati da minori. L'attore era in attesa della sentenza, che sarebbe arrivata a inizio marzo. Rischiava tra i quattro e i sette anni di prigione. Lo scorso agosto, sempre TMZ, aveva rivelato che Salling aveva provato a suicidarsi tagliandosi le vene, ma il suo avvocato aveva negato la vicenda. Nel 2013 era stato protagonista di un'altra vicenda legale. In quell'occasione la star era stata accusata da Roxanne Gorzela, sua ex compagna, di averla costretta ad avere rapporti sessuali non protetti. Solo in seguito a un accordo di circa 2.7 milioni di dollari la donna aveva deciso di ritirare la denuncia per violenza. Salling, dal canto suo, si dichiarò colpevole di averla fatta cadere provocandole delle ferite «per negligenza».
Nato a Dallas, in Texas, il 17 agosto 1982, aveva debuttato come attore a soli 14 anni nel film Inferno a Grand Island di Greg Spence.
Il Messaggero