Margherita Buy: «Ripartenza non semplice, ma ne guadagneremo in coscienza»

Margherita Buy
«In questo periodo mi sono resa conto di aver bisogno di pochissime cose». A raccontarlo, Margherita Buy, intervenendo oggi nella maratona streaming Cosa ci dice la...

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«In questo periodo mi sono resa conto di aver bisogno di pochissime cose». A raccontarlo, Margherita Buy, intervenendo oggi nella maratona streaming Cosa ci dice la terra, organizzata da National Geographic per celebrare il 50mo anniversario dell’Earth Day (Giornata della Terra). L’attrice, protagonista con il geologo Mario Tozzi del panel dedicato a La ripartenza, avrebbe dovuto essere da domani al cinema nel nuovo film di Nanni Moretti, Tre piani. «La ripartenza non sarà semplice - riflette - Avremo consapevolezze diverse, saremo diversi? Lo spero, come spero avremo un pò di coscienza su come trattare il mondo e che noi non siamo superiori a niente. Mai nella mia vita - prosegue - avrei pensato di poter vedere le immagini dei mari e dei fiumi così puliti. Vivo accanto a una grande villa e darei qualunque cosa per vedere cosa sta accadendo dentro. Penso di tutto. Ogni tanto mi affaccio al mio cancello per controllare non ci siano animali pericolosi».


Ma, prosegue, «la vita che siamo abituati a fare è un vero virus, che ci ha portato a problemi come la desertificazione. Se vediamo invece quel che è accaduto come un punto di partenza, non di arrivo, forse qualcosa si può ancora fare». Tornare sul set, come al cinema, per ora è impensabile. «Mi dovrò inventare qualcosa. Anzi, se servono due mani sono qui - lancia l’appello - Ma tutta questa ansia di ripartire mi sembra sbagliata. Dovremmo prendere le decisioni tutti insieme. Sui paesi coinvolti invece,  mi sembra che manchi un pensiero comune. Il mondo è troppo piccolo per pensare ognuno da solo».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero