Lutto nel mondo dell'arte. E' morto Lucio Del Pezzo, pittore e scultore, famoso per le sue pitture-oggetto e assemblage d'ispirazione neosurrealista e neodadaista. Si...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È morto Ulay, stella della Performance Art: era il compagno di Marina Abramovic
Il suo Gruppo 58 era collegato con il «Movimento Nucleare» guidato da Enrico Baj a Milano e con i gruppi Phases a Parigi, Spur a Monaco e Boa a Buenos Aires. De Pezzo prese parte attivamente alla creazione della rivista «Documento Sud», rassegna di arte e di cultura di avanguardia.
Nel corso degli anni Del Pezzo ha partecipato a importanti collaborazioni, come quella con Enrico Baj e Lucio Fontana con i quali ha realizzato «Il Labirinto del tempo libero» per la XIII Triennale di Milano (1964), ottenendo uno dei premi internazionali, e nel 1966 ha esposto alla XXXII Biennale di Venezia. Tra le sue numerose esposizioni hanno rivestito particolare importanza la mostra «De Metafisica» nella galleria Krugier di Ginevra, dove ha esposto con Giorgio de Chirico, Carlo Carrà e Giorgio Morandi (1967), e la sua prima personale a Parigi nel 1968, dove presentò il suo tipico repertorio di 'quadrì o 'sculturè, formati da pannelli geometrici monocromi, sui quali sono inserite mensole o scavate concavità, che sostengono oggetti geometrici regolari (birilli, uova di legno, bocce, manichini, etc.) talvolta molto colorati.
Del Pezzo è stato un artista poliedrico, occupandosi anche di scenografia, realizzando negli anni '90 lavori per il teatro Valli a Reggio Emilia e il Teatro Verdi a Parma. Nel 1998, su commissione dell'architetto Marco Zanuso, ha realizzato una grande pittura per la sede milanese della casa di moda Gian Franco Ferré, mentre nel 2000 ha disegnato per due stazioni della nuova metropolitana di Napoli quattro grandi rilievi ceramici ed una plastica in bronzo. E sempre nel 2000 l'Istituto Mathildenhohe a Darmstadt ha presentato la prima grande retrospettiva della sua opera in Germania. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero