Luca Verdone ricorda Sergio Leone, con il suo documentario, alla Casa del Cinema

Luca Verdone ricorda Sergio Leone, con il suo documentario, alla Casa del Cinema
E si riprende a parlare di immortali personaggi del mondo di celluloide nella Città Eterna. Grande successo, presso la Casa del Cinema, del documentario di Luca Verdone...

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E si riprende a parlare di immortali personaggi del mondo di celluloide nella Città Eterna. Grande successo, presso la Casa del Cinema, del documentario di Luca Verdone dedicato a Sergio Leone. Una serie di ricordi e aneddoti che ha catalizzato tanti amici. Del resto l’opera racconta la favolosa carriera del leggendario cineasta attraverso le testimonianze dei suoi attori, della famiglia, di Ennio Morricone e di tutti gli autori che hanno ammirato il suo cinema, svelando le caratteristiche del suo stile e della sua personalità. Un lungo colloquio di Luca Verdone con Leone, registrato prima della sua scomparsa, fa da contrappunto a tutte le interviste e alle note critiche e biografiche. “Questo film è un pezzo di cuore – commenta l'autore – è una creazione affettiva avendo frequentato Leone, assieme alla mia famiglia, da quando avevo venti anni fino alla sua morte, nel 1989. Qui c’è tutta la sua concezione innovativa di fare cinema avendo inventato, con il western all'italiana, un genere seguitissimo. E il tutto corredato da una linea guida unica: la sua voce, registrata da me negli anni Settanta nel corso di una lunga riflessione su tanti aspetti cinematografici”. Nel documentario compare ovviamente anche Carlo Verdone, pupillo di Leone.


Il folto parterre che si unisce alla visione d’eccezione comprende Pietro Angelo Siri Pozzato, Antonella Ponziani, Gianni Franco, Massimiliano Dau e Giulia Roberto. E ancora Elena Tommasi Ferroni, la presidente dell’associazione culturale Romarteventi Francesca Piggianelli e il principe Guglielmo Giovanelli Marconi. Alla fine ci scappa anche il brindisi in un locale di Trastevere. Occasione per celebrare la fine riprese del cortometraggio "My  Dolly", del regista Fabio Schifino. Si va avanti fino a tardi tra prelibatezze mediterranee e bollicine. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero