Lou Reed e i Green Day nella leggenda: faranno parte della R&R Hall of Fame

Lou Reed
Cosa hanno in comune i “Green Day”, Lou Reed e il virtuoso della chitarra Stevie Ray Vaughan oltre a un passato di successo nel mondo della musica? ...

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Cosa hanno in comune i “Green Day”, Lou Reed e il virtuoso della chitarra Stevie Ray Vaughan oltre a un passato di successo nel mondo della musica?




Facile, sono gli ultimi illustri ospiti della “Rock and Roll Hall of Fame”. Votate da una giuria di 700 esperti che seleziona annualmente una ristretta cerchia di celebrità della canzone da onorare nell’omonimo museo di Cleveland, dove già vengono riveriti miti come Ray Charles, Elvis Presley, Aretha Franklin, Bob Dylan e Stevie Wonder, le tre nuove leggende verranno introdotte nella prestigiosa galleria il prossimo 18 aprile.



Per la pop punk band californiana, formatasi a Berkley nel 1987 e capace in quasi tre decenni di vita di macinare successi a ripetizione, si tratta di un fortunato caso di traguardo centrato al primo tentativo. Possono aspirare alla “Hall of Fame”, infatti, tutti gli artisti il cui disco d’esordio è vecchio di almeno 25 anni e per il gruppo statunitense il debutto risale al 1990 - quando uscì l’apprezzato “39/Smooth” - che nel 2015, per l’appunto, sarà ormai passato da due decadi e mezzo.



“È semplicemente incredibile, ci vorrà un po’ di tempo per rendersene conto - ha affermato raggiante Billie Joe Armstrong, “voce e leader dei “Green Day” -. Siamo in compagnia di mostri sacri e sto ancora cercando di dare un senso a tutto questo. Per me il rock and roll non è un termine obsoleto, per me significa libertà, è stato il mio modo di esprimermi e sono eternamente grato per il fatto di essere stato in grado di farlo più o meno per tutta la vita”.



Se Armstrong e soci avranno il privilegio di assistere al loro meritato trionfo, purtroppo, invece, non potrà essere protagonista della serata-evento della Public Hall di Cleveland Lou Reed, per cui l’omaggio dei saggi del mitico museo costituirà una specie di tributo postumo alla sua carriera di solista, iniziata a partire dagli anni Settanta. L’interprete di “Walk on the Wild Side” e “Perfect Day”, infatti, è scomparso a settantun anni il 27 ottobre del 2013 e come componente dei “Velvet Underground” era stato già premiato nel 1996.



Oltre ai “Green Day”, a Reed e al mitico Vaughan, deceduto nel 1990 non prima di aver fatto la storia della chitarra blues, conquistando anche il dodicesimo posto nella lista dei cento migliori chitarristi di tutti i tempi stilata dal magazine “Rolling Stone”, riceveranno l'autorevole omaggio pure i “Blackhearts”, la band messa su dalla cantante Joan Jett, la "Paul Butterfield Blues Band", i "5" Royales e il musicista e interprete soul Bill Withers. Sarà insignito invece del premio “Musical Excellence”, in passato assegnato anche a Paul McCartney, John Lennon e George Harrison, l'ex "Beatle" Ringo Starr. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero