“George Balanchine's The Nutcracker”, un'esecuzione dello Schiaccianoci mai messa in scena in Italia, caratterizzata da un emozionante dispiegamento di forze,...
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Sette le produzioni (ma con un trittico i balletti sono 9), con due titoli in prima nazionale e una prima assoluta, una creazione di Angelin Preljocaj, Winterreise, sui Lieder di Franz Schubert. «Titoli e novità, classici e riprese, sono tutti balletti di ottimo livello come lo è del resto il corpo di ballo» ha detto il direttore del Corpo di Ballo Frederick Olivieri, presentando la stagione insieme al sovrintendente Pereira, che a sua volta ha annunciato per il futuro due prime mondiali, una delle quali dovrebbe aprire la stagione del balletto nel 2020.
«Ci stiamo lavorando intensamente - ha aggiunto - ma è troppo presto per entrare nei dettagli». Nella stagione che si aprirà a dicembre è previsto il ritorno di Alessandra Ferri alla Scala con l'altra prima, “Woolf Works” di Wayne McGregor. Tra gli altri titoli la ripresa della Bella addormentata del bosco di Rudolf Nureyev, in scena alla scala dopo 12 anni, Giselle con l'étoile Svetlana Zakharova.
Roberto Bolle è atteso invece a fine stagione, tra ottobre e novembre, con Onegin e Bolero. Durante la conferenza stampa Olivieri ha annunciato la tournée in Cina e per la prima volta anche in Australia, mentre si preparano scambi culturali con il Tokjo Ballet e il Bolscjoi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero