Ligabue e l'operazione alle corde vocali: «Avevo paura di non poter tornare a cantare»

Ligabue (Instagram)
“Certo che ho avuto paura di non poter tornare a cantare: se la porta dietro chiunque debba subire quel tipo di operazione”. Luciano Ligabue torna a parlare delle...

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“Certo che ho avuto paura di non poter tornare a cantare: se la porta dietro chiunque debba subire quel tipo di operazione”. Luciano Ligabue torna a parlare delle difficoltà e delle paure che ha dovuto affrontare quando due anni fa è stato sottoposto a un'operazione alle corde vocali. I timori sono stati molti: “Da un lato – ha fatto sapere in un’intervista a “Vanity Fair” -  c’è un esercito di persone a rassicurarti, “lo fanno tutti”, “non ti preoccupare”, “la voce dopo è meglio di prima”. Dall’altro ci sei tu che devi provarlo sulla tua pelle. Devi fidarti, ma la voce è il tuo strumento e quindi ti ripeti: “adesso lo vediamo come va, lo vediamo veramente”.



Sanremo, Ligabue si affaccia dal balcone dell'Ariston e la folla impazzisce

L’operazione è stata improvvisa: “Il Forum è pieno, sono tutti lì per noi e dopo 3 pezzi crollo. Pensavo una nota e me ne usciva un’altra. Immagini la frustrazione. Credo sia stata la peggiore esibizione della mia vita, ma di mollare non me la sentivo. Ho chiesto scusa al pubblico, ho finito il concerto e il giorno dopo mi hanno detto “ti devi operare e devi farlo subito”.



Il post intervento è stato “particolare” (“la sensazione stranissima di non poter parlare. Nella prima settimana comunicavo soltanto con i tablet, e il silenzio di quei giorni non solo non me lo sono scordato, ma non mi è dispiaciuto. C’era un senso di solitudine amplificato, non brutto”), ma le difficoltà sono arrivate con la   rieducazione: “Il momento di vincere un po’ di resistenze e di paure. La voce non è solo una corda da far vibrare, ma è anche anima, cuore, psicologia. All’inizio il timore mi ha frenato, poi è successo quello che mi avevano promesso. Ho ritrovato il timbro di ieri e ho risentito me stesso. È incredibile, ma vero. La voce è proprio migliorata”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero