Molestie, licenziato il direttore d'orchestra James Levine

Molestie, licenziato il direttore d'orchestra James Levine
NEW YORK – Un’altra carriera eccellente tramonta nell’infamia. Dopo lo scandalo che ha visto la fine del più potente produttore cinematografico dei nostri...

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NEW YORK – Un’altra carriera eccellente tramonta nell’infamia. Dopo lo scandalo che ha visto la fine del più potente produttore cinematografico dei nostri giorni, Harvey Weinstein, anche il grande direttore d’orchestra James Levine viene travolto dallo scandalo di “credibili” accuse di abusi sessuali. Temporaneamente sospeso dalla sua posizione alla Metropolitan Opera lo scorso dicembre, ora Levine viene licenziato definitivamente.


L'Opera newyorchese ha comunicato che dopo tre mesi di indagini condotte da un avvocato indipendente sono state scoperte «prove credibili» che Levine sia colpevole di «molestie e comportamenti sessuali abusivi nei confronti di artisti vulnerabili all’inizio delle loro carriere».

Era stato il New York Times a portare a galla queste accuse mesi fa, e in seguito ad esse il Met aveva deciso di sospendere Levine, in attesa di chiarimenti. Il New York Times aveva raccolto testimonianze di molestie che risalivano addirittura agli anni 60, quando Levine insegnava nel Michigan.

James Levine è considerato uno dei maggiori direttori d’orchestra della nostra età. Aveva debuttato al Met nel 1971, e già nel 1975 veniva nominato direttore artistico del grande teatro.

Nel 2016, Levine aveva diretto per l’ultima volta in qualità di direttore artistico, ma era rimasto al Met come collaboratore ed era di nuovo comparso varie volte sul podio. L’ultima sua direzione risale allo scorso dicembre, con il Requiem di Verdi.

Negli ultimi anni, Levin era stato colpito da una forma severa di Parkinson e difatti doveva dirigere dal podio seduto su una sedia a rotelle.

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Il Messaggero