È un lavoro di squadra il nuovo EP firmato dai La Rua e in uscita con il titolo di “Nessuno segna da solo”. La band, tra i protagonisti due anni fa del talent...
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Un titolo manifesto sul lavoro fatto negli ultimi anni come band e come vero e proprio gruppo con l'obiettivo di scrivere canzoni. «Il titolo dell'album è un messaggio al quale teniamo molto - ha spiegato ancora Incicco - perché ogni volta che si comincia a cercare l'individualismo a tutti i costi, ci si rende conto che il collettivo è invece l'unica strada. L'essere umano è nato per stare in gruppo e noi portiamo avanti i nostri messaggi ostinatamente come band». “Nessuno segna da solo” è il terzo lavoro discografico della formazione marchigiana e tutti i nuovi brani nascono dalle parole di Incicco che incontrano le note suonate da William D'Angelo (chitarre), Davide Fioravanti (pianoforte, fisarmonica, glockenspiel), Nacor Fischetti (batteria, fx), Alessandro Mariani (chitarre, banjo) e Matteo Grandoni (contrabbasso, basso), ai quali si sono affiancati la penna di Dario Faini, che ha contribuito a completare la scrittura dei brani, Alessandro Raina e anche Elisa, vecchia conoscenza dei tempi di 'Amicì e che per La Rua ha prodotto il brano “Motivi di insicurezza”.
«Abbiamo affrontato una ricerca musicale di un anno e mezzo - ha spiegato la voce del gruppo - che ci portasse a qualcosa di nuovo, con un occhio rivolto all'estero e per un suono 3.0. Non abbiamo abbandonato il new folk con il quale siamo nati ma siamo approdati anche a qualcosa di diverso. Il lavoro fatto sulla parola e sulla musica è stato capillare». Non solo di new-folk, ovvero il genere con il quale i marchigiani si sono fatti conoscere anche dal piccolo schermo della televisione, è quindi composta la ricetta musicale della band nel nuovo lavoro da studio. «L'album precedente l'abbiamo dovuto realizzare in sette giorni, appena usciti da “Amici” - ha spiegato Incicco - mentre questa volta ci siamo presi tutto il tempo che ci serviva. Il talent è stato una palestra nella quale abbiamo lavorato tutti i giorni per un anno intero. Abbiamo raggiunto il grande pubblico in poco tempo e oggi dobbiamo confermare le attese». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero