Roma, la Olivetti compie 110 anni. una mostra per celebrare l'arte della macchina per scrivere

La mitica "Lettera 22" Olivetti
Il mito che nasce da una storia d'amore. “Mille baci affettuosi” racchiusi in una lettera, la prima, che l'ingegnere Camillo Olivetti scrisse alla moglie,...

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Il mito che nasce da una storia d'amore. “Mille baci affettuosi” racchiusi in una lettera, la prima, che l'ingegnere Camillo Olivetti scrisse alla moglie, pigiando i tasti di un prototipo, la M1. Era l'estate del 1908 e stava per nascere la prima macchina per scrivere Olivetti. Un salto in avanti di oltre un secolo ed il sogno, divenuto industria e ancora mito, rivive nella mostra “Looking forward, Olivetti: 110 anni di immaginazione” alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma (fino al 1° maggio). Negli oltre 300 pezzi unici esposti, oggetti, manifesti, fotografie ed ovviamente le macchine per scrivere, ammirate come icone, si racconta la parabola dell'ingegnere di Ivrea che grazie alle sue intuizioni, uscì dai confini nazionali, innovando e modificando la comunicazione, il design, la grafica.

 

Industria ed arte si fusero dapprima nelle idee, poi nei prodotti usciti dalle fabbriche. La mostra allo GNAM non è però un tributo nostalgico ad una delle famiglie industriali più importanti d'Italia, bensì un percorso in cui viene valorizzato l'aspetto creativo di Olivetti. Anche nei rapporti umani con i dipendenti. Specialmente Adriano Olivetti, figlio del fondatore, che sceglieva i suoi collaboratori senza chiedere il curriculum. Due le sezioni che compongono l'esposizione (“Raccolta visiva” e “Disegnare la vita”), dove gli scatti fotografici di fabbriche ed operai convivono con le locandine pubblicitarie (di Giovanni Pintori e altri grafici di fama), i lavori dei maestri della fotografia (tra cui Henri Cartier-Bresson e Ugo Mulas) con i capolavori dell'industria Olivetti, quali la M1, la celebre Lettera 22 o la rossa portatile Valentine, di cui è un collezionista anche l'attore Tom Hanks. L'idea di modernità e l'immagine del futuro sono il filo conduttore di “Looking Forward”. Ieri come oggi, l'obiettivo di Olivetti è trasformare. Nel passato con le macchine per scrivere. Nel presente col digitale.

Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Via Gramsci, 69/73

Dal Martedì alla Domenica 10-18
Ingresso Gratuito Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero