Filarmonica della Scala: «Nuova sala da intitolare a Claudio Abbado»

Claudio Abbado
La Filarmonica della Scala sogna una grande sala da concerto a Milano e per questo lancia la proposta alla città di costruire un auditorium degno di questo nome e di...

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La Filarmonica della Scala sogna una grande sala da concerto a Milano e per questo lancia la proposta alla città di costruire un auditorium degno di questo nome e di intitolarlo a Claudio Abbado. Di questa ipotesi si parla da tempo.


E si è tornato a parlare all'inizio della tournée europea dell'orchestra, iniziata mercoledì sera fra gli applausi all'auditorio nacional de musica di Madrid. Una sala da 2.300 posti creata per la musica sinfonica, con il pubblico a 360 gradi intorno all'orchestra. Una struttura che ha reso ancora più apprezzabile il concerto per orchestra di Bartok con cui la Filarmonica aveva aperto anche la sua stagione sinfonica alla Scala lo scorso 12 novembre.

Il programma è poi proseguito con i Quadri da una esposizione di Mussorgsky e, come bis, l'ouverture della Semiramide di Rossini, mentre giovedì 24 l'orchestra diretta da Riccardo Chailly nella stessa sala eseguirà la sesta di Mahler. Poi partirà per Parigi dove si esibirà alla Philharmonie che è una delle tante sale costruite negli ultimi anni in Europa da architetti di grido. Luoghi con spazio per la musica, per incontri, con caffetteria, ristoranti e sale con acustica perfetta che possono essere modulate a seconda delle esigenze: dalla Elbphilharmonie di Amburgo alla sala Boulez di Berlino.

«In tutta Europa sono nate in questi anni nuovi spazi per la musica sinfonica, luoghi di avanguardia architettonica in grado di interpretare le esigenze di un nuovo pubblico - hanno spiegato Renato Duca e Damiano Cottalasso, musicisti che sono rispettivamente vicepresidente e coordinatore artistico - Milano è un centro culturale e musicale importante, merita un luogo per la musica sinfonica pari a quelli delle città che ci ospitano e che aggiunga anche un nuovo tassello al grande rinnovamento urbanistico che la città vive in questi anni».

Insomma, dopo la torre di Unicredit, il bosco verticale, la rigenerazione di Porta Nuova e i grattacieli di City Life adesso si potrebbe pensare a uno spazio per la musica rivolto anche a un pubblico nuovo. D'altronde i dieci concerti della stagione della Filarmonica alla Scala sono praticamente tutti esauriti. E il teatro ha comunque programmazione quasi tutti i giorni, fra opere, concerti sinfonici e balletto).


Uno spazio per nuovi progetti (nessuna intenzione di abbandonare la Scala) non solo della filarmonica ma anche di altre realtà risponderebbe quindi alle esigenze del pubblico. E, secondo la Filarmonica, potrebbe essere per Milano anche l'occasione di rendere omaggio a Claudio Abbado a cinque anni dalla morte del direttore. Non c'è per ora nessun progetto concreto dell'ensemble ma l'intenzione di mettere un faro su una necessità della città che vuole diventare sempre più internazionale. 
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Il Messaggero