Hugh Grant confessa: «Gli Oscar? Quello che m'interessa sono solo i soldi»

Hugh Grant confessa: «Gli Oscar? Quello che m'interessa sono solo i soldi»
Il grande pubblico lo conosce per essere stato Charles in Quattro matrimoni e un funerale, William in Notting Hill, Daniel ne Il diario di Bridget Jones: è Hugh Grant, uno...

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Il grande pubblico lo conosce per essere stato Charles in Quattro matrimoni e un funerale, William in Notting Hill, Daniel ne Il diario di Bridget Jones: è Hugh Grant, uno dei più popolari attori britannici, spesso illuminato dai riflettori del gossip, più che della critica cinematografica, per le svariate avventure sentimentali disseminate lungo tutta la carriera. In occasione dell’uscita del suo prossimo film, Florence Foster Jenkins, in cui recita accanto a Meryl Streep, ha concesso un’intervista al New York Daily News, in cui si è lasciato andare a qualche inattesa confessione: «Non mi sono mai preoccupato per la mia carriera, mai. Quello che m’importa sono i soldi, non gli Oscar».

Parole forti, che sono subito rimbalzate in rete facendo il giro del mondo. Alla soglia dei 56 anni, dopo una carriera ultratrentennale ricca di successi e premi, Grant si concede una riflessione su quanto il denaro abbia influenzato le sue scelte, diventando quasi una forza trainante: «Mi hanno sempre cercato persone ricche, persone con i soldi, molto più che registi importanti. È così che misuro il successo, e se avessi una qualsiasi unità di misura, qualsiasi metrica, questa sarebbe l’incasso che ha fatto un film. Non sono mai stato in tutto quell’altro mondo del cinema che ha a che fare con i premi» confessa l’attore londinese.
Oggi guarda al suo percorso artistico con un certo distacco, come se si fosse quasi ritirato dal cinema, o stesse per farlo: «Mi sono interessato ad altre cose, soprattutto alla politica inglese, ci ho pensato tanto, ora posso dire di aver messo lo show business alle mie spalle». Curioso per uno che è diventato attore un po’ per caso: voleva conseguire un dottorato in storia dell’arte ma venne avvicinato da un agente quando la recitazione era per lui solo una passione, un passatempo: «All’epoca pensavo, e in realtà avrei potuto farlo, di recitare per un anno o due al massimo e poi dedicarmi al dottorato. E così dissi a quell’agente. Ma l’anno è diventato 35 anni, soprattutto perché in quei primi lavori ero molto peggio di quanto pensassi di esser capace. Per questo ho pensato: Voglio fare solo un altro film per dimostrare ai miei amici e alla mia famiglia che non sono così male. È solo questo che mi ha spinto a proseguire in 35 anni di carriera».

Florence Foster Jenkins, in cui Grant interpreta il marito affettuoso e infedele della protagonista Meryl Streep - che veste i panni della cantante d’opera peggiore della storia - è stato distribuito nelle sale cinematografiche inglesi a maggio e uscirà in Italia a dicembre. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero