“La civilizzazione italica nel mondo”, Giovanni Bocco tiene la platea a Mentone

“La civilizzazione italica nel mondo”, Giovanni Bocco tiene la platea a Mentone
A ridosso delle elezioni politiche 2022 si parla sempre di più degli italiani che vivono e votano all’estero: sono quasi 6 milioni. Un numero considerevole,...

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A ridosso delle elezioni politiche 2022 si parla sempre di più degli italiani che vivono e votano all’estero: sono quasi 6 milioni. Un numero considerevole, rappresentano il 10 percento della popolazione italiana. E mi riferisco solo a quelli iscritti all’AIRE, ma ce ne sono molti di più. In questa ottica Mauro Marabini, imprenditore bolognese residente nel Principato di Monaco, direttore del sito Alter Italia, e la moglie Liana, mecenate ed editrice, hanno organizzato un Convegno internazionale a Mentone, per riflettere sul ruolo degli italiani che vivono e lavorano all’estero, con l’intenzione di creare fra loro un network. Intitolato “Italia Eterna”, l’incontro di Mentone è stato animato da italiani all’estero per lavoro o per scelta di vita, ma che rimangono cittadini italiani; stranieri con radici italiane e che spesso prendono un secondo passaporto, quello italiano; ma anche stranieri che amano l’Italia e ne parlano la lingua. Gli italiani che vivono all’estero portano in giro per il mondo lo stile italico, come una bandiera fatta di gusto, talento e intraprendenza. E’ un insieme che forma gli Italici, duecentocinquanta milioni di persone, che hanno un legame profondo con l’Italia. Di cultura, di business e che ammirano l’Italian way of life, lo stile di vita italiano, il più glamour oggi al mondo.

Il Convegno , ospitato nello storico Palace des Ambassadeurs, creazione Belle Epoque firmata nel 1865 da Gustave Eiffel, ha avuto ospiti internazionali di primo piano.

Dagli Stati Uniti sono intervenuti monsignor Salvatore Cordileone, Arcivescovo di San Francisco; Josephine Maietta presidente della Association of Italian American Educators; Andrew Cotto, direttore della rivista American Italia; Elizabeth Nicolosi, scrittrice. Dalla Gran Bretagna è giunto Francesco Ragni, direttore della rivista Londra, Italia. La Francia è stata rappresentata da Padre Jean-Robert Armogathe, grande appassionato d’Italia, co-fondatore dell’Académie Catholique de France, e direttore della rivista cattolica “Communio”. L’Italia da Delfina Licata della Fondazione Migrantes della CEI, curatrice del “Rapporto Italiani nel Mondo” e scrittrice; da Giovanni Bocco, scrittore e giornalista (TG1, TV2000, Longitude), autore del libro Il Manoscritto di Italicus; da Armando Torno, editorialista del Sole 24 Ore e del Corriere della Sera, che ha moderato l’incontro. E dall’ideatore del convegno, Mauro Marabini.

Nel corso dei vari interventi, i protagonisti hanno testimoniato come e in che misura l’italicità venga vissuta anche dai concittadini residenti all’estero e da chi ama l’Italia a prescindere dalla propria nazionalità. Secondo Marabini, “la civilizzazione italica era già grande all’epoca romana e ha continuato ad esserlo dopo, con il Rinascimento e più recentemente con il Novecento, che è il secolo più ricco di valori italiani esportati: arte, moda, design, gastronomia, enologia, in una parola, cultura a 360°.

E’ emersa dal convegno la necessità di collegare e mettere in rete gli italici, che formano un Commonwelt virtuale dalle straordinarie potenzialità, un soft power di enorme rilevanza per l’Italia, come ha sottolineato nel suo intervento Giovanni Bocco, intervenuto in rappresentanza dell’organizzazione “Svegliamoci italici”.

 

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Il Messaggero