Un altro Picasso per un'altra asta da record. Sotheby's si gioca la carta della “Femme au béret et à la robe quadrillée", celebre ritratto...
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Un'opera per mettere le mani sulla quale bisognerà sborsare a stare bassi 50 milioni di dollari, secondo le stime dei responsabili della casa londinese. Che già si fregano le mani, e non per il freddo di questi giorni. L'evento è del resto solo il clou di una kermesse di arte e denaro che vedrà andare all'incanto entro metà della settimana prossima - tra Sotheby's e Christie's - una quarantina di lavori del pittore spagnolo e altre opere dall'Impressionismo all'Avanguardia.
La “Femme au béret et à la robe quadrillée'” spicca come un lavoro simbolo realizzato in un anno cruciale: il 1937, lo stesso di “Guernica”. Le cose sono in effetti state fatte per bene, tanto che l'opera - il lotto più importante di quest'asta intitolata “Impressionist and Modern art” - ha girato tra Hong Kong e Taiwan nelle ultime settimane per essere mostrata ai facoltosi appassionati del nuovo mercato asiatico. E far venire loro l'acquolina in bocca. Non si tratta d'altra parte di un quadro fra gli altri, neppure nel contesto di una batteria di Picasso.Non lo è per ragioni artistiche, essendo nata nel pieno di una delle stagioni di più straordinaria creatività del pittore di Malaga, benedetta secondo il giudizio della critica.
Non lo è per il fatto che la “Femme au berret”, appartenuta al medesimo Picasso fino alla morte e poi acquisita da un singolo collezionista che ora punta a monetizzare, è stata esposta appena un paio di volte al pubblico nei decenni. E non lo è, infine, per il richiamo sentimentale che sottende: quello legato alla figura della giovane francese Marie-Thérèse Walter, protagonista appena 17enne d'una relazione con Picasso iniziata nel 1927, coronata dalla nascita d'un figlio clandestino e sfociata nella fine del matrimonio di Pablo con la ballerina russa Olga Khochlova. Relazione peraltro già minacciata in quel fatale '37 dall'apparizione all'orizzonte di Dora Mar, nuova musa (e vittima) destinata a insinuarsi coi suoi tratti persino nell'immagine dipinta della rivale ormai al tramonto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero