Kurt Cobain, spuntano nuove foto del corpo del leader dei Nirvana, e il web impazzisce: il caso sarà riaperto?

Kurt Cobain, spuntano nuove foto del corpo del leader dei Nirvana, e il web impazzisce: il caso sarà riaperto?
Ore di eccitazione, voci che si incrociano, tweet a migliaia. Per qualche ora negli Usa è circolata la voce che la polizia di Seattle stesse riaprendo il caso del suicidio di...

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Ore di eccitazione, voci che si incrociano, tweet a migliaia. Per qualche ora negli Usa è circolata la voce che la polizia di Seattle stesse riaprendo il caso del suicidio di Kurt Cobain, il leggendario cantante del gruppo Nirvana, morto quasi esattamente venti anni fa. Nella realtà, la polizia ha solo deciso di ristudiare i particolari del caso e rendere pubbliche alcune fotografie che non erano mai state sviluppate.




Il canale tv locale KIRO7 ha però lanciato la notizia annunciando: “La polizia riesamina il caso”. E questo è bastato a far esplodere il web. Le voci mai sopite che hanno sempre sostenuto che dietro la morte del 27enne cantante ci fossero altre verità si sono scatenate. Ma a sentire la portavoce della polizia, la detective Renee Witt, «Non ci sono cambiamenti, non ci sono nuovi sviluppi, non ci sono nuovi indizi». Quel che c’è, per davvero, sono questi quattro rollini fotografici che mostrano le stesse - già note - immagini del corpo di Kurt, ma con maggiore chiarezza. E’ molto probabile che la polizia metterà a disposizione del pubblico almeno una di queste immagini.



La ragione della comparsa di queste foto va trovata nell’avvicinarsi dell’anniversario della scomparsa del cantante. Un detective distaccato ai “cold case” ha avuto l’incarico di riguardare la documentazione, per essere pronto alle inevitabili ricostruzioni che il ventesimo anniversario genererà sui media. E’ stato così che ha trovato i rollini e li ha fatti sviluppare, sotto strettissimo controllo. Le immagini sono un po’ verdastre, data l’età della pellicola, ma sono molto nette e confermano le Polaroid scattate dal medico legale, che erano state presentate durante l’inchiesta.



Nell'aprile del 1994 il suicidio di Kurt Cobain scosse il mondo della musica e i milioni di fans della popolarissima band dei Nirvana. Il gruppo era stato – insieme ai Pearl Jam e ai Soundgarden – fra i fondatori di un nuovo sound rock, diventato famoso come grunge. La loro “Smells Like Teen Spirit” rimane forse il pezzo portabandiera del sound.



Ma Kurt era un’anima tormentata, e neanche il matrimonio con Courtney Love e la nascita della loro bambina, Frances, lo aveva aiutato ad abbandonare la droga. Il 18 marzo del 1994, meno di un mese prima di suicidarsi, Kurt si era chiuso in una camera e aveva minacciato di spararsi. Dopo che fu chiamata la polizia, il cantante sostenne che era stata tutta una finzione e che non aveva intenzione di togliersi la vita. Ma l’8 aprile il suo corpo fu trovato da due impiegati della società elettrica che stavano installando un sistema di allarme dentro la casa della coppia. Il medico legale stabilì che il giovane si era sparato tre giorni prima, subito dopo che si era iniettato una massiccia dose di eroina. Kurt doveva essere in quei giorni ricoverato in una comunità di recupero, per insistenza della sua casa discografica. Da lì aveva telefonato alla moglie, Courtney, che invece si trovava a Los Angeles per il lancio del suo ultimo album. Dopo quella telefonata, era fuggito, scavalcando un muro. Tre giorni dopo veniva trovato morto, in un angolo del garage della sua casa.



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Il Messaggero