Tempi duri per i fan di Justin Bieber. Soprattutto per quelli di Los Angeles, i quali, inserendo nel lettore cd il terzo album del giovane cantante hanno avuto un’amara...
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Il pesce d’aprile (riuscito, bisogna dirlo) è stato architettato, a sentire Paz, come forma di protesta contro i grandi negozi che mettono in commercio solo la musica dei cantanti in testa alle classifiche e non quella degli artisti indipendenti. E anche per fare un po’ di pubblicità al suo album From the bottom of my heart to the top of your lungs, ovviamente.
“E’ quasi impossibile per i musicisti di nicchia vedere la propria musica nei grandi punti vendita – ha dichiarato l’autore dello scherzo - Visto che ci hanno chiuso la porta in faccia, abbatteremo la porta in questione e faremo entrare la nostra arte con la forza”. Paz, che ha informato i fan della sostituzione sulla sua pagina Facebook come ogni novello Arsenio Lupin che si rispetti, si è però rifiutato di rivelare i dettagli del misfatto. Non sapremo mai né come ha fatto a sostituire i dischi né dove siano finiti i 5000 cd di Bieber originali. Ma perché prendere di mira proprio gli album del ventenne idolo delle ragazzine? “Non mi sembrava che il mondo avrebbe sofferto molto per la perdita”, ironizza Paz. Forse ci saranno delle ripercussioni penali, ma “a volte bisogna saper rischiare”, ha dichiarato il cantante. Tutta un’altra musica è il meno che si possa dire. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero