Ottanta opere di Joan Mirò provenienti dalla collezione di proprietà dello Stato portoghese in deposito alla Fondazione Serralves di Porto, a partire dal prossimo 25...
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Un’opera del 1924, Ballerina, che aprirà il percorso dell’esposizione, permetterà di iniziare a conoscere lo straordinario talento dell’artista catalano. L’opera mostra l’inizio dell’iter che Mirò ha intrapreso per arrivare al maturo linguaggio dei segni: una linea sostituisce il corpo della ballerina, un semicerchio in alto la testa ed è così che Mir avvia il processo di riduzione e semplificazione della figura. Il percorso espositivo condurrà fino alle opere degli anni ‘80. In questi ultimi lavori figura e sfondo, segno, superficie e supporto sono equilibrati a tal punto che sembrano dei semplici frammenti di oggetti. La figura si fonde con il suo supporto. Ne è esempio l’opera Senza titolo del 1981 che rappresenta al meglio questa trasformazione. Il progetto è promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, con il supporto del Ministero della Cultura portoghese, il patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo in Italia e organizzata dalla Fondazione Serralves di Porto con C.O.R. Creare Organizzare Realizzare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero