Jerry Calà mattatore in discoteca a Roma: «La mia vita da libidine è tutta uno show»

Nel suo live c'è tutto, passato e presente della musica, del cinema e, quindi, dei nostri costumi. E il suo show, “Vita da libidine”, non è solo...

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Nel suo live c'è tutto, passato e presente della musica, del cinema e, quindi, dei nostri costumi. E il suo show, “Vita da libidine”, non è solo un'operazione revival: è la rivisitazione delle canzoni che hanno reso unica un'epoca, in chiave contemporanea. Jerry sale sul palco del Piper, a distanza di pochi mesi dalla sua ultima performance: ancora una volta il locale di via Tagliamento è sold out. Pubblico di over 30, ma non mancano i ventenni curiosi, investiti dall'energia di un Calà mattatore infaticabile, che nella "tana" di Marco Bornigia, il padrone di casa, sembra essere a suo agio. 

 
Era il 1983 quando Billo, per la prima volta, entrava nelle case degli italiani. E ancora oggi, Jerry si sente così. Anche se i tempi sono cambiati, il modo di vivere la discoteca pure, e il pubblico anche. Resta, però, la voglia di divertirsi, ascoltando i più grandi successi della musica italiana, da quelli di Patty Pravo a Vasco Rossi, stelle che Jerry omaggia riproponendo alcune loro hit. Ecco Maracaibo, I like Chopin, La pelle nera: gli smartphone si scatenano, parte la gara di selfie con un Billo che macina serate su serate. «Una media di 8 al mese», dice, in giro per l’Italia, e sempre da sold out. «Alla Capannina di Forte dei Marmi avevo davanti a me solo ragazzi di 20 anni», ricorda. «La gente mi segue perché magari sono il nuovo ragazzo del Piper – scherza prima di salire sul palco – o semplicemente perché chi viene al mio spettacolo si diverte e, quindi, il passaparola funziona». «Mi diverto ancora molto – racconta – altrimenti non lo farei». «I miei film sono diventati i manifesti di un'epoca – sottolinea - e molti ragazzi li scoprono sui nuovi canali digitali: quando li vedono, ci si affezionano, perché capiscono che quell'epoca è stata speciale».
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Il Messaggero