Sanremo2018, James Taylor: «Il Festival? Dovrebbero farlo anche in America»

«Conoscevo il festival, e vorrei che una cosa del genere ce l'avessimo anche noi in America. Trovo che sia un'istituzione straordinaria, il fatto che ci sia una gara...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Conoscevo il festival, e vorrei che una cosa del genere ce l'avessimo anche noi in America. Trovo che sia un'istituzione straordinaria, il fatto che ci sia una gara di canzoni è bellissimo». James Taylor sarà uno dei superospiti della serata di domani del Festival di Sanremo, e si esibirà in un duetto con Giorgia. «Giorgia ha una voce meravigliosa, sono entusiasta di provare con lei, cosa che avverrà tra un'ora o due -dice il grande crooner americano-. Ancora non so con quale brano, so che lei è molto 'in feeling' con 'Yoùve got a friend', una canzone importantissima per la mia carriera. Ora vedremo».

 

Circa l'esibizione di domani, «ci sarà una versione di due minuti del 'Rigolettò ma una versione alla James Taylor, con la chitarra», assicura l'artista, che tra gli italiani ha lavorato anche con Zucchero e con Elio e le Storie Tese dei quali ricorda «con piacere Sergio Conforti e Rocco Tanica». L'autore di brani immortali, come 'Fire and rain' e 'Sweet baby James', ha poi ricordato uno dei primi provini che fece a Londra con Paul McCartney. «Ero un fan sfegatato dei Beatles e per me era un sogno che si era avverato, ero agitatissimo e non riuscivo a crederci. Fu proprio McCartney a farmi il verso col pollice alto, un'emozione pazzesca». «Il tempo mi ha insegnato che nulla dura per sempre -ha poi sottolineato incalzato dalle domande dei giornalisti- . Quando ero giovane pensavo che tutto sarebbe stato eterno, dopo 50 anni questa opinione l'ho cambiata». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero