Apre in Qatar la "rosa del deserto", il museo di Jean Nouvel

Il museo nazionale del Qatar
«Un caravanserraglio moderno»: così il suo progettista, l'archistar francese Jean Nouvel, definisce il nuovo ...

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«Un caravanserraglio moderno»: così il suo progettista, l'archistar francese Jean Nouvel, definisce il nuovo

National Museum of Qatar a Doha, che ha tradotto in un immaginifico spazio espositivo le misteriose e affascinanti concrezioni di una rosa del deserto, che si estende su un'impressionante superficie di oltre
52.000 metri quadri. Con i suoi 539 "petali", che vanno dal diametro più piccolo (14 metri) al più grande (87 metri), tutti a curvatura variabile, Nouvel è stato capace di creare un'incredibile composizione di dischi orizzontali e verticali sapientemente intrecciati.

Il nuovo museo apre i battenti al pubblico domani, giovedì 28 marzo, ed è il nuovo orgoglio del Qatar moderno, come hanno sottolineato durante la presentazione la sceicca Sheika Al-Mayassa Bint Hamad Khalifa Al-Thani, presidente del Qatar Museum, e la la sceicca Amna, direttrice dell'istituzione.

Il celebrato architetto Jean Nouvel, già autore del Louvre Abu Dhabi, ha creato una pianta ad anello per il nuovo Museo Nazionale del Qatar, che ricorda l'impostazione del caravanserraglio (il tradizionale luogo
chiuso usato per la sosta delle carovane che attraversavano il deserto) poichè composto da un'intersezione di padiglioni che circondano un ampio cortile e il palazzo storico del Fariq Al Salatah Palace, costruito dallo sceicco Abdullah bin Jassim Al-Thani come sua residenza e sede del governo. 

Il museo, in posizione prominente a sud di Doha, sarà il primo monumento visto dai viaggiatori provenienti dall'aeroporto. I piani dei padiglioni, le pareti esterne e le coperture sono composti da dischi che si intersecano alludendo alla forma della rosa del deserto, la formazione sedimentaria tipica dei paesi desertici. I "dischi" del museo sono in pannelli di cemento armato, rivestiti in fibra di vetro color sabbia, che variano per inclinazione e diametro. I vuoti che si creano tra un disco e l'altro sono riempiti da facciate vetrate. 

L'interno, che si dipana su un percorso di 1,5 km, si presenta composto da incastri di dischi, con pavimenti in cemento levigato color sabbia e pareti rivestite con un intonaco tradizionale che imita la pietra. Il nuovo museo è immerso in un parco caratterizzato dalla scarsa vegetazione ispirata al paesaggio desertico, da un giardino con

piante aromatiche e da una laguna artificiale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero