Il violoncello di Sol Gabetta inaugura la stagione dell'Accademia Filarmnica Romana

La violoncellista argentina Sol Gabetta
Sarà la celebre violoncellista argentina Sol Gabetta a inaugurare giovedì prossimo alle 21 al Teatro Argentina di Roma, la stagione concertistica numero 199...

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Sarà la celebre violoncellista argentina Sol Gabetta a inaugurare giovedì prossimo alle 21 al Teatro Argentina di Roma, la stagione concertistica numero 199 dell'Accademia Filarmonica Romana. Una stagione firmata dal direttore artistico Andrea Lucchesini che nel celebre teatro di Largo Argentina ha in programma fino ad aprile tredici concerti dedicati al grande repertorio della musica da camera, passando dal barocco ai giorni nostri con vari percorsi d'ascolto, pensati per un pubblico curioso ed esigente e affidati a interpreti di altissimo livello.


Sol Gabetta fra le più applaudite soliste dei nostri giorni, premiata nel 2018 del Karajan Prize al Festival di Pasqua di Salisburgo per gli eccezionali risultati artistici raggiunti, e già solista con le più celebri orchestre al mondo. Con in suo prezioso violoncello Matteo Goffriller del 1730, la Gabetta sarà affiancata dal pianista Nelson Goerner, anche lui argentino con la passione per la musica da camera, e una predilezione per quella meno conosciuta.

Particolarità del programma sarà l'esecuzione di alcuni capolavori di Schubert, Brahms e Franck per violino e pianoforte rivisitati attraverso la profonda cantabilità del violoncello, con specifici arrangiamenti per violoncello e pianoforte. «È la prima volta che porto in Italia questo programma, sicuramente insolito per i cartelloni delle stagioni cameristiche - spiega la musicista argentina - Il repertorio per la formazione violoncello-pianoforte è abbastanza ampio, tuttavia spesso nella vita musicale si sente il bisogno di sperimentare qualcosa di nuovo, spinti dalla curiosità. Nel mio caso bisogna specificare che da piccola suonavo il violino, come mio fratello, per cui ho sicuramente mantenuto e coltivato un grande amore anche per questo strumento». 

È la stessa violoncellista argentina ad aver trascritto la Sonatina n. 1 in re maggiore op. 137 n. 1, D 384, opera giovanile di Franz Schubert, con cui si apre il concerto, mentre appartiene al periodo di piena maturità creativa la Sonata n. 1 in sol maggiore per violino e pianoforte op. 78 di Johannes Brahms scritta fra il 1878 e il '79 dove i due strumenti dialogano in maniera paritaria e serrata, fra sviluppi contrappuntistici e intensi momenti lirici in un continuo discorso sonoro (l'ascolteremo nella trascrizione per violoncello e pianoforte di Paul Klengel).


A chiudere il programma la Sonata in la maggiore per violino e pianoforte di César Franck, capolavoro della musica da camera di fine Ottocento, concepita nel 1886 e dedicata al violinista Eugène Ysaÿe. Di quest'ultima la Gabetta con Goerner eseguirà l'arrangiamento per violoncello e pianoforte di Werner Thomas-Mifune.  
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Il Messaggero