Il Flauto magico con la regia di Pizzi a Catania: «Favola ai tempi di Instagram»

Il maestro Gianluigi Gelmetti
«Una fiaba ai tempi di Instagram». Così il regista e scenografo Pier Luigi Pizzi definisce il “Flauto magico” di Wolfgang Amadeus Mozart, di...

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«Una fiaba ai tempi di Instagram». Così il regista e scenografo Pier Luigi Pizzi definisce il Flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart, di cui firma regia, scene e costumi, che aprirà domenica la stagione del Teatro Massimo Bellini di Catania e che vede sul podio Gianluigi Gelmetti.


«Racconteremo Il flauto magico, procedendo per sottrazione - aggiunge Pizzi - Ho deciso dunque, in questa nuova e inedita edizione, di ridurre tutto all'essenziale per approfondire il messaggio dell'opera: partendo dal presupposto che la fiaba racconti l'innocenza che è nei personaggi, la loro disposizione a scoprire, a stupirsi, attraverso un percorso iniziatico, ma soprattutto grazie a un sentimento di grande fiducia. E tutto questo mentre viviamo un momento di totale sfiducia, di solitudine che si può combattere solo raccogliendo tutte le energie e le convinzioni indispensabili per passare il testimone e insegnare la scoperta dell'amore: fratellanza, armonia, tutto ciò che cerchiamo quando ci affacciamo alla vita».

«Il flauto magico - aggiunge il regista - vuole insegnarci, oggi, che ciò che troviamo nascendo ci permette un futuro straordinario, ma spetta a noi raccogliere la sfida. Racconterò la mia storia in abiti moderni, molto semplicemente, perché si tratta di una fiaba universale, fuori dal tempo, di estrema attualità».

Lo spettacolo, che sarà in scena fino al 27 gennaio prossimo, accosta nel cast giovani talenti e cantanti celebri, a cominciare dalla Regina della notte di Eleonora Bellocci, alla quale si contrappone l'austero Sarastro del basso australiano Karl Huml, mentre Elena Galitskaya, soprano russo, vestirà i panni di Pamina. Tamino sarà il giovane tenore Giovanni Sala mentre Papageno avrà la voce del baritono Andrea Concetti, che già nel 2000 è stato interprete mozartiano selezionato da Claudio Abbado. Orchestra e Coro del Teatro Massimo Bellini, maestro del coro Luigi Petrozziello. 
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Il Messaggero