È stato battuto il primo ciak de “Il cinema non si ferma”, il primo docufilm a episodi interamente realizzato usando set casalinghi e smartphone. Un progetto a...
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“Il cinema non si ferma” è una commedia che, usando come spunto il potenziale tragicomico e surreale della situazione imposta dall’emergenza sanitaria mondiale, racconta in modo divertente che la vita continua. «Quando ci siamo ritrovati in quarantena, con i set e le produzioni chiuse, ho pensato che noi gente del cinema dovessimo reagire, e che avremmo dovuto farlo a modo nostro: facendo un film» dichiara il produttore Ruggero De Virgiliis.
«Così è nata l'idea di trasformare le nuove regole di vita in un modo diverso di pensare e realizzare un film, per ribadire che il cinema non si ferma». “Il cinema non si ferma” è un progetto cui tutti i partecipanti contribuiscono in modo assolutamente gratuito, mettendo a disposizione le proprie competenze e professionalità a scopo benefico.
Quattro settimane di riprese, 7 episodi di genere comedy, un unico filo conduttore: sprazzi di vita quotidiana in tempi di Coronavirus. «Abbiamo subito sposato la causa, affascinati da un lato dalla sfida tecnologica nella realizzazione del progetto, e dall’altro da quella di riuscire a trasformare i diritti cinematografici in donazioni a favore di tutti coloro che oggi rischiano la propria vita per salvare la nostra» afferma il produttore Marco Perotti.
«Abbiamo così deciso di apportare innovazione nel settore introducendo strumenti di Project e Program Management e la tecnologia Blockchain per la cessione delle licenze a fronte di una donazione pari al prezzo del diritto fatta direttamente alla Protezione Civile».
Scenografie casalinghe, oggetti di scena ridotti al minimo, nessun operatore di ripresa (sono gli stessi attori, aiutati dai familiari, a filmarsi usando smartphone e webcam), una regia (a cura di Marco Serafini) che opera da remoto usando sistemi di videoconferenza, un pool di sceneggiatori tra i migliori in Italia, capitanati da Stefano Piani.
Tra gli interpreti che hanno aderito da subito al progetto, figurano Nicolas Vaporidis, Kaspar Capparoni, Remo Girone, Margot Sikabonyi, Karin Proia, Paola Lavini, Augusto Zucchi, ma molti altri sono gli attori che di giorno in giorno si uniscono al progetto.
«L’idea era quella di raccontare la vita delle famiglie italiane, in questo periodo di emergenza sanitaria, usando i mezzi presenti in casa» racconta Daniele Fioretti, produttore di DeltaDue Media. «Abbiamo approntato un workflow che ci permettesse di gestire e caricare in remoto i file appena girati su un server, dal quale il pool di montatori poteva iniziare a lavorare.
Il Messaggero