Ricercato, non retorico, pieno di sfumature: un concerto all’insegna del grande spettacolo, con momenti di estrema raffinatezza. Daniele Gatti, domenica sera, è stato...
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Musiche di Verdi, dal repertorio francese: la prima uscita ufficiale del Maestro milanese con l’orchestra e coro del Costanzi, di cui è direttore musicale da gennaio 2019, è stata un successo. Ad assistere, un parterre delle grandi occasioni, con Giorgio Ferrara, patron della kermesse e padrone di casa: ha ringraziato il sovrintendente del Teatro dell’Opera Fuortes e il direttore artistico Vlad, e ha accolto il ministro Salvini, in abito scuro, con la fidanzata Francesca Verdini, al suo fianco.
Un ingresso in piazza, accompagnato da applausi e fischi. Tra i duemila spettatori, gli artisti che si sono esibiti nei giorni scorsi (Eva Riccobono, Marisa Berenson, Adriana Asti, Lucinda Child), la squadra della Fondazione Carla Fendi con Maria Teresa Venturini Fendi, e poi Anna Fendi, Fausto Bertinotti con signora, Serena Autieri, Ada Urbani.
L’avvio con Les Vespres Siciliennes (Ouverture), quindi Jerusalem, Macbeth (O Patrie! O noble terre), Ballet des Quatre Saisons (da Les Vespres) e il finale dell’atto II del Don Carlos: l’Autodafé. Tutti brani noti, che ieri, grazie al lavoro di ricerca di Gatti insieme con i musicisti, rivelano aspetti nuovi e un fascino inedito. Un finale gioioso per un festival che quest’anno vanta un aumento di pubblico del 15 per cento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero