Nonostante i problemi e gli scandali, House of Cards resiste e va avanti. Pur senza Kevin Spacey, licenziato a seguito di una serie sempre più lunga di accuse di molestie,...
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Ad annunciarlo sono stati gli stessi produttori del telefilm, che hanno anche stabilito ufficialmente il periodo di inizio delle riprese - i primi mesi del 2018 - e comunicato la partecipazione al progetto, destinato a svilupparsi lungo otto episodi, di Robin Wright Penn, alter ego di Claire Underwood, la moglie del protagonista interpretato per anni da Spacey.
E a proposito del controverso attore statunitense, la sua mancanza sarà un bel problema da risolvere per gli autori del serial, sospeso lo scorso ottobre con l’emergere della bufera che sta continuando a travolgere il divo di American beauty: in sua assenza, resta da capire, infatti, come verrà dipanata la trama, un’incognita non certo di poco conto.
In attesa di venire a capo della faccenda, intanto, per Spacey, come detto, il tempo degli scandali e delle accuse non è terminato. Questa volta a mettere nei guai il cinquantottenne interprete è stato il collega Gabriel Byrne, che ha ricordato una brutta storia legata al film I soliti sospetti, durante la cui lavorazione l’ex star di House of Cards avrebbe molestato un giovane attore.
«Onestamente non ero a conoscenza dell'estensione delle sue violenze - ha spiegato Byrne al Sunday Times - All'epoca ci si scherzava e si diceva 'Tipico di Kevin', ma nessuno capiva davvero quanto profondo fosse il problema. Solo anni dopo abbiamo iniziato a capire che le riprese erano state bloccate per una ragione particolare, e cioè un comportamento sessuale inappropriato di Spacey». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero