Heavenly Bodies, al Met la mostra dell'anno

Heavenly Bodies al Met di New York
Countdown a New York per "Heavenly Bodies", la mostra del Metropolitan più grande e ricca i sempre. Simboli come la Croce di Cristo in un abito di Gianni...

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Countdown a New York per "Heavenly Bodies", la mostra del Metropolitan più grande e ricca i sempre. Simboli come la Croce di Cristo in un abito di Gianni Versace o la corona di spine, trasformata in fascinator da

Alexander McQueen, verranno contrapposti ad oggetti d'arte in un pellegrinaggio che illustra le influenze sul mondo della moda di una religione in cui nel mondo si riconoscono 1,3 miliardi di persone. Due colossali cataloghi accompagnano nella visita: un tour de force che dal 10 maggio all'8 ottobre porterà dalla sede del museo su Fifth Avenue a quella distaccata dei Cloisters: un monastero ricostruito nel verde della punta nord di Manhattan.
I due volumi servono a tenere distinto sacro e profano: i 40 abiti sacri e accessori prestati dalla Sacrestia della Cappella Sistina, dal resto della rassegna dove i Dolce e Gabbana di Monreale del 1993 e l'iconico Pretino delle Sorelle Fontana vengono contrapposti a opere della collezione permanente del museo.

Andrew Bolton, il responsabile delle collezioni moda del Met, guida nel viaggio che parte dal Costume Institute con il prestito del Vaticano, per passare alle gallerie bizantine con abiti ispirati all'arte e l'architettura di Bisanzio, poi nelle sale medievali con capi che evocano le sculture e le pale d'altare lì conservate. Il viaggio terminerà ai Cloisters con creazioni ispirate al mondo contemplativo degli ordini religiosi esposti in quattro chiostri, tre giardini coperti e nove gallerie tematiche. La maggioranza degli stilisti in mostra sono cresciuti nel cattolicesimo anche se molti non più praticanti. Una degli sponsor della mostra nel 40esimo anniversario dalla fondazione della griffe, Donatella Versace, ricorda che .
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Il Messaggero