Roma, su la maschera a passo di valzer

Roma, su la maschera a passo di valzer
Carnevale nella macchina del tempo. Trine, merletti, boccoli, alamari e note immortali. Nel Salone d’Onore del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari...

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Carnevale nella macchina del tempo. Trine, merletti, boccoli, alamari e note immortali. Nel Salone d’Onore del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari dell’Eur va in scena un viaggio in maschera, a ritmo di musica, tra diverse epoche. Atmosfere da favola fanno piroettare, su candidi marmi, centocinquanta danzatori provenienti da molte città italiane, e da alcune capitali europee. Sfoggiano costumi di vari periodi, dal Medioevo ai primi del Novecento, e interpretano valzer, quadriglie, mazurche e danze regency.


Gran cerimoniere Nino Graziano Luca, in impeccabile frac, che assieme alla sua Compagnia Nazionale di Danza Storica accende l’originale happening. Ed è proprio il presidente della compagnia ad invitare in pista la bruna modella Eleonora Misiti, in candido abito ottocentesco con nastri verdi e rose bianche tra i capelli raccolti. Un po’ più in là spicca un’altra modella, la bionda Holta Sigeli, che invece sceglie un modello Ottocento dai toni dorati con lunghi guanti di pizzo bianco.

Star dell’appuntamento l’attrice russa Daria Baykalova, in abito verde dai ricami dorati, molto moscoviti, e piume bianche nell’acconciatura. E’ reduce dal successo di “The New Pope” di Paolo Sorrentino. La salutano due aristocratici, immancabili in un party di dame e cavalieri: Guglielmo Giovanelli Marconi, che però non indossa abiti carnevaleschi ma una sobria giacca scura, e Andrea Correale, in maschera veneziana. Fa un salto anche il campione olimpico Felice Mariani, commissario tecnico della nazionale italiana di judo. «Questo ballo – dice Graziano Luca – rappresenta una grande opportunità per riscoprire i rituali danzanti dal Medioevo al Novecento. Anche il repertorio musicale varia in base al periodo storico. Contento di essere qui perché è stata la nostra sede, come compagnia, per tredici anni: ho un notevole legame con questo luogo magico. È poi è sempre un’emozione vedere varie epoche storiche riunirsi in un’unica serata». 

Si danza e passo dopo passo ecco, nella sala accanto, la mostra “Cesare Andrea Bixio – Musica e Cinema nel ‘900 italiano”: omaggio alla vita dell’autore di tante celebri canzoni, entrate a far parte della storia della musica. Pausa con un ottimo vin d’honneur, tè alla pesca e frappe. Ed inizia la seconda parte del ballo, tra il mistero del viso celato e il fluttuare delle crinoline. Fino alla torta conclusiva. 

 
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Il Messaggero