Golden Globe, tutti dicono “Je suis Charlie”

Golden Globe, tutti dicono “Je suis Charlie”
I milioni che hanno manifestato oggi a Parigi e in tutto il mondo «hanno marciato a sostegno dell'idea che non cammineremo nella paura. Je suis Charlie»: così George...

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I milioni che hanno manifestato oggi a Parigi e in tutto il mondo «hanno marciato a sostegno dell'idea che non cammineremo nella paura. Je suis Charlie»: così George Clooney ha concluso il discorso di ringraziamento dopo aver ricevuto il premio speciale Cecil B. DeMille per il suo impegno umanitario alla 72esima edizione dei Gloden Globes.




Nel suo discorso, Clooney ha ricordato gli attori scomparsi nel 2014 (Robin Williams e Lauren Bacall) e poi si è rivolto anche alla moglie: «Amal, qualunque alchimia ci abbia fatto incontrare, non potrei essere più orgoglioso di essere tuo marito», ha detto l'attore e regista mentre la moglie lo guardava commossa.



Sul red carpet gli attori hanno indossato spille con la scritta 'Je suis Charliè. Lo stesso presidente dell'Associazione della stampa estera di Hollywood, Theo Kingma, ha ricordato le minacce alla libertà di espressione «prima con la Corea del Nord e poi con gli estremisti, ma noi non cederemo», ha detto, ricevendo una standing ovation.









Per Amal si tratta del debutto ad un evento hollywoodiano: con indosso un abito nero di Dior e un paio di guanti bianchi («sono miei», ha detto ai conduttori dello speciale sul 'red carpet'), la moglie di Clooney è sembrata un pò nervosa, ma felice.
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Il Messaggero