Guareschi, un francobollo a 50 anni dalla morte

Giovanni Guareschi
Il volto sorridente di “Giovannino” Guareschi, autore della popolare saga di Don Camillo e Peppone, compare sul francobollo che oggi è stato emesso per...

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Il volto sorridente di “Giovannino” Guareschi, autore della popolare saga di Don Camillo e Peppone, compare sul francobollo che oggi è stato emesso per ricordare i 50 anni dalla sua morte. Il francobollo reca l’indicazione «B-50 g.» (può cioè essere utilizzato per gli invii di plichi ordinari fino a 50 grammi per l’interno dell’Italia); la vignetta - resa nota da Poste Italiane - oltre al volto dello scrittore reca la riproduzione della sua firma autografa sovrapposta alla pagina dattiloscritta di un racconto inedito.


Nato a Fontanelle di Roccabianca nel 1908 e morto a Cervia nel 1968, scrittore, umorista, caricaturista e giornalista, Guareschi è uno degli autori italiani più noti e venduti a livello mondiale. Il suo nome è indissolubilmente legato ai racconti di “Mondo Piccolo” con le figure di don Camillo, parroco in un immaginario paese emiliano, e del suo antagonista Peppone, sindaco comunista nello stesso borgo. Alla popolarità della saga diede un contributo importante anche la trasposizione cinematografica in diversi film con Fernandel e Gino Cervi. Cattolico, monarchico e «bastian contrario» di vocazione, Guareschi prima della guerra lavorò alla rivista satirica Bertoldo. Durante la guerra, Guareschi (che aveva già avuto grane per invettive contro Mussolini) rifiutò di aderire alla Rsi e condivise la sorte dei militari italiani deportati nei lager. Nel dopoguerra partecipò alla fondazione del settimanale “Candido” di cui fu prima condirettore e poi direttore e in questa veste dovette anche affrontare clamorosi processi (per vilipendio del presidente Einaudi e per diffamazione dell’ex presidente del consiglio De Gasperi). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero