Nannini, Donaggio e Fabbri, le motivazioni del Premio Tenco

Gianna Nannini
Diverse e articolate le motivazioni per i Premi Tenco 2019 assegnati a Nannini, Donaggio e Fabbri, premi che verranno consegnati nel corso della Rassegna della Canzone...

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Diverse e articolate le motivazioni per i Premi Tenco 2019 assegnati a Nannini, Donaggio e Fabbri, premi che verranno consegnati nel corso della Rassegna della Canzone d’autore, mentre le Targhe Tenco saranno consegnate il 17 settembre.


Nannini «ha fatto il suo intimidito esordio sanremese davanti al pianoforte nel glorioso Tenco ‘76. Ma in brevissimo tempo e in maniera impetuosa si è affermata abbattendo le staccionate tra canzone d’autore e rock. Ha dimostrato in tutta Europa come non soltanto la lingua italiana possa essere adatta a questo tipo di musica ma come fosse possibile innestarvi linguaggi poetici e, soprattutto, come per la musica di spessore avessero scarso significato le barriere, le rigide definizioni e le separazioni stilistiche». Per quanto riguarda Donaggio, la giuria sottolinea che «trattando come sinfonia una canzone giovane giovane, ha portato musica nella canzone italiana, quasi a dire: io che non vivo senza te. Da una casa in cima al mondo ha dato la scalata al cielo muto come se affermasse: il domani è nostro. Poi, il cane di stoffa e la ragazza col maglione hanno assistito alle sue affermazioni internazionali nelle vesti di autore di colonne sonore. Partito da Sanremo, torna in questa città con un meritatissimo premio alla carriera che ha il sapore di una memoria storica in grado di abbracciare Brian De Palma e le palme di corso Imperatrice».

Il premio a Franco Fabbri è stato deciso perché «militante polimorfo della musica. Dal mondo del beat è arrivato alla canzone popolare internazionale e a quella politica. In una continua evoluzione musicale, ha dato vita a sperimentazioni tra rock e musica dodecafonica, affermandosi a livello europeo con Rock in Opposition. Come studioso di musica ha svolto attività di saggista, di autore e conduttore radiofonico e televisivo nonché di docente di popular music in università e conservatori».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero