Getty, un erede dei rapitori accusa il film di Ridley Scott: «È tutto sbagliato»

Getty, un erede dei rapitori accusa il film di Ridley Scott: «È tutto sbagliato»
Non bastavano le polemiche dopo le accuse di molestie sessuali a Kevin Spacey e il licenziamento dell'attore dalla parte del petroliere J.P. Getty. Le peripezie di...

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Non bastavano le polemiche dopo le accuse di molestie sessuali a Kevin Spacey e il licenziamento dell'attore dalla parte del petroliere J.P. Getty. Le peripezie di Tutti i soldi del mondo (All The Money In The World), il nuovo film sul bizzarro rapimento a Roma di John Paul Getty Terzo nelle sale per Natale (in Italia dal 4 gennaio), hanno un nuovo capitolo.


Un erede dei rapitori, secondo Variety, vuole mettere le cose in chiaro. Secondo Michael Mammoliti, attore a Los Angeles e nipote del sequestratore Saro Mammoliti, la ricostruzione fatta dalla pellicola firmata Ridley Scott è «storicamente tutta sbagliata». Mammoliti, 32 anni, è cresciuto sentendo la versione degli eventi tramandata dalla sua famiglia e per anni ha cercato di produrre il suo film sul rapimento. Getty III venne rapito a piazza Farnese dalla 'Ndrangheta calabrese, facente capo alle 'Ndrine dei Mammoliti, Piromalli e Femia, che mandarono alla famiglia una richiesta di un riscatto di diciassette milioni di dollari. Al centro della polemica è se il ragazzo fosse complice dei sequestratori, cosa che il film di Scott contesta: «Fu lui, invece, a progettare il rapimento», ha detto Mammoliti a Variety: «Tutto cominciò con le migliori intenzioni, un modo di guadagnare per entrambe le parti. Diventò un casino quando il nonno Getty decise di non pagare». Mammoliti ha detto a Variety che «i suoi zii sono furiosi».


A suo avviso, «All The money in the world», è «la versione Wikipedia di un film. Tutto falso, una menzogna». Negli ultimi giorni l'erede di Saro ha assunto un avvocato per potenzialmente far causa alla casa di produzione Imperative Entertainment. Tra i voli di fantasia, secondo il legale Barry Rothman ci sarebbe una breve fuga di JP Terzo sulle montagne della Sila dopo aver appiccato un incendio. «Non è mai avvenuto. Se accusate la famiglia dei nostri clienti di essere criminali, non dovreste mostrarli come 'gangster stupidi e fallitì che non riescono a tenere sotto controllo un sedicenne. Erano grandi criminali». «All The Money in The World» è basato sul libro di John Pearson del 1995, «Painfully Rich»: una saga delle fortune e sfortune del clan Getty. Il capitolo sul rapimento è raccontato dal punto di vista di Gail, la madre del ragazzo, Michelle Williams nel film. Nella parte del petroliere, dopo il licenziamento di Spacey, è stato chiamato a recitare l'88enne Christopher Plummer. Mentre Charlie Plummer (nessuna parentela con l'attore canadese celebre come il capitano von Trapp di «Tutti Insieme appassionatamente») è il ragazzo rapito.
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Il Messaggero