Giocare a calcio fa bene, quando lo si fa per solidarietà fa ancora meglio. La “partita del cuore” tra la nazionale italiana attori e la Love Cup, una...
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Il confronto, amichevole, li ha visti opporsi a un team composto da disc jockey e i protagonisti delle notti romane, come Alex Bucci e Marcello Cuicchi, che hanno chiamato alle armi - per meglio dire, al pallone - colleghi e amici, tra cui il campione di pugliato Pasquale Di Silvio, il dirigente Mediaset Fabrizio Collalti e il “sosia” dell’ex romanista Vincenzo Montella, Emiliano Carloni.
Di fronte a un pubblico partecipativo, più di 500 persone che hanno riempito la tribuna del “Desideri”, coinvolto e divertito dallo spettacolo in campo, le squadre si sono date battaglia per 90 minuti, non lesinando giocate a effetto, a favore della platea intervenuta, da veri uomini di spettacolo, oltre che di calcio. Il calcio di inizio è stato dato dalla madrina, l’attrice Eleonora Puglia, mentre a presentare l’evento e a introdurre le squadre in campo è stato il promoter Fabrizio Pacifici. Il risultato finale ha avuto poca rilevanza - un’incredibile zero a zero, con i rigori che hanno visto prevalere la Love Cup - a fronte di quello più importante, la raccolta fondi per la costruzione di un nuovo villaggio a Grisciano, una delle zone maggiormente colpite dal terremoto di due anni fa. Duemila euro raccolti, che andranno a favore della ricostruzione, per dare un futuro alle famiglie del borgo rietino, ancora in strada. Così, dare due calci a un pallone, non fa solo bene al fisico, ma anche al bene comune. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero