Una gara di bighe nell’Italia dell’anno 50 a.C., carri ed equipaggi della Roma imperiale e di tutto il mondo allora conosciuto, la rocambolesca corsa di Asterix e...
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«Questo divertente Grand tour italiano dei Galli più cult di tutti i tempi - ha dichiarato Franceschini - è un’importante e simpatica occasione di valorizzazione della nostra cultura». La trama di “Asterix e la Corsa d’Italia” prende spunto dalla decisione di Giulio Cesare di approvare l’organizzazione di una corsa di bighe aperta a tutti gli abitanti del mondo conosciuto e destinata ad affermare il prestigio di Roma e l’unità della penisola italica. Nei piani dell’imperatore dovrà essere il carro romano a tagliare il traguardo. Ma alla gara si iscrivono anche Asterix e Obelix che, ancora una volta, rischiano di mandare all’aria i suoi sogni di grandezza. La corsa farà tappa in molte città e regioni italiane: Monza, Venezia, Parma, Pisa, Firenze, Siena, l’Umbria, Tivoli e Napoli. La vicenda si sviluppa tra avventure rocambolesche, sberle e colpi di scena, piatti appetitosi e abbondanti, monumenti antichi e paesaggi di rara bellezza. Non mancano anche incontri memorabili, alcuni dei quali possono ricordare noti personaggi contemporanei. «Ci siamo resi conto che per Asterix e Obelix era arrivato il momento di farsi un’idea più precisa di ciò che veramente era l’Italia», hanno spiegato gli autori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero