Con un incasso globale di quasi 1,3 miliardi di dollari, Frozen – Il regno di ghiaccio, è il film d'animazione con il maggiore incasso della storia del cinema....
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«Come noi tutti nel mondo reale dobbiamo risolvere i problemi da soli, anche le due donne nel loro regno hanno delle responsabilità da affrontare, non hanno tempo per pensare troppo all’amore romantico che salva tutto, non mollano mai, continuano a lottare per quello in cui credono. In questo senso direi che i personaggi di Frozen sono una fonte d’ispirazione” considera Jennifer Lee, regista e capo dell'animazione Disney, che ha preso il testimone lasciato da John Lasseter, che ha lasciato lo studio in seguito alle accuse di molestie. «Ma non vogliamo predicare o dire al nostro pubblico cosa fare, è solo che ci sono temi universali complessi che cercano Elsa e Anna di risolvere, e delle responsabilità su di loro».
E sull'importanza dei temi trattati in un cartoon che farà il giro del mondo, e magari passerà di generazione in generazione, il regista Chris Buck aggiunge «avendo fatto molti film d’animazione, noi prendiamo molto sul serio il nostro pubblico, perché il cinema è un media di grande potere. I temi che sono affrontati in Frozen riguardano anche i nostri figli ed i giovani che vedranno questo film molte volte. In questa secondo capitolo, è come se fosse il secondo atto di un musical di Broadway, qui i personaggi sono approfonditi ed anche i costumi scelti per Anna ed Elsa, ci sono serviti per far capire il percorso di maturazione di entrambe».
Venendo ai talent che hanno prestato la loro voce per i personaggi, sia per Serena Rossi che per Enrico Brignano, il filo conduttore è stato la commozione legata all'essere genitori e l'orgoglio di far parte di un film d'animazione così popolare. «E’ una storia potente, e da donna sono orgogliosa di raccontarla ai più piccoli. Mi ha commosso la forza e la fragilità di queste donne, che si salvano dalla paura, dal dubbio e dal passato, attraverso l’amore, anzitutto per loro stesse e per le persone vicine. Spesso uno sguardo verso il passato può farci capire chi siamo veramente, senza essere proiettati solo al futuro. Guardando Frozen 2, mi è venuta voglia di fare un altro figlio, di chiamare mia sorella tutti i giorni. In sala doppiaggio ho pianto molto, ero distrutta, perché il contributo che possiamo dare è molto importante» ha raccontato con entusiasmo Serena Rossi nella conferenza stampa romana.
«Al doppiaggio feci un piccolo personaggio in Asterix, ero molto lontano dal mondo Disney, dai cartoon, quando mi hanno chiesto di doppiare un pupazzo di neve, ero piuttosto scettico anche perché il provino della mia voce sarebbe andato in America per capire se adatta al personaggio. Quando ho saputo di aver vinto il provino, ho esultato, ma non sapevo nulla del lato emozionale che mi avrebbe coinvolto - afferma Enrico Brignano - poi tra il provino ed il ruolo è nata mia figlia Martina, e sapevo che non era un provino per la Disney, ma di papà per una bimba piccola. Ora lo sta vedendo su yotube, guarda la sequenza in cui canto la canzone. Dopo 6 anni riniziare questa avventura straordinaria mi ha devastato psicologicamente, forse sarei stato meno emozionato se mi avesse chiamato un regista per un film a Hollywood».
Ed anche per il cantante dei Negramaro, Giuliano Sangiorgi, la paternità ha avuto un peso nell'accettare di cantare la canzone di Frozen 2. «L’ho fatto per un nuovo amore, perché mia figlia che ha fatto da poco un anno, crescerà e vedrà Frozen. E dovrà pensare a suo padre come ad un che lavora per la Disney. E l'ho fatto per vendetta perché nelle trasferte sentivo le canzoni del primo Frozen insieme a mia nipote Sole, quindi oggi sono felice di vendicarmi di questi ascolti infiniti, entrando nelle orecchie di tutti e massacrandoli con la mia voce per anni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero