La prima traccia risaliva a una foto del 1840. Ora la presenza di un essere umano in una fotografia potrebbe essere anticipata al 1838. Sarebbe di quell’anno l’immagine del...
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Lo scatto mostra il Boulevard du Temple di Parigi con le strade deserte, perché il metodo utilizzato da Daguerre prevedeva un’esposizione di sette minuti, che impediva di fermare qualsiasi immagine in movimento, e dunque le decine di carrozze e di pedoni che passava quel giorno da quelle parti, una zona già molto frequentata della capitale francese. L’uomo che si fa lustrare le scarpe, invece, era evidentemente rimasto in quella posizione, con il ginocchio sollevato e il piede poggiato, abbastanza a lungo da consentire che la sua immagine fosse registrata dalla macchina di Daguerre. E’ una sagoma molto piccola: una figura esile e scura sul marciapiede all’inizio del viale alberato.Accanto a lui, meno evidente, l'altra persona, in basso, che gli puliva le scarpe.
Il procedimento riproduceva un’immagine allo specchio, e dunque l’uomo, che nella foto compare a sinistra, nella realtà doveva essere a destra rispetto allo sguardo del fotografo.
Alcuni anni fa l’università di Rochester aveva identificato in alcuni scatti effettuati a Cincinnati i primi esseri umani immortalati da una macchina fotografica, nel 1840. Ora la presenza dell’uomo nella fotografia sarebbe retrodatata a 176 anni fa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero