Roma, in mostra le fotografie di Ongaro, altissimo impatto emotivo nelle immagini dei profughi cristiani del Nagorno

credit Nicolo Ongaro
Sguardi smarriti, sgomenti, quasi persi nel vuoto, uomini e donne di ogni età sembrano quasi imbambolati e incapaci di comprendere. Bambini in fila con gli occhi...

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Sguardi smarriti, sgomenti, quasi persi nel vuoto, uomini e donne di ogni età sembrano quasi imbambolati e incapaci di comprendere. Bambini in fila con gli occhi sgranati in attesa di ricevere indumenti usati, file di anziani che stringono quello che potevano portare via stipato in una sacca di nylon aspettando di salire sul pullman che li porterà via per sempre dalle loro case del Nagorno Karabach, anziane infreddolite su una panchina prossime a lasciare il proprio appartamento a Stepanakert. L'obiettivo meticoloso del fotografo Nicolò Ongaro ha fissato per sempre i giorni della fuga forzata degli armeni dall'enclave contesa con l'Azerbaijan. Decine e decine di fotografie ad altissimo impatto emotivo che raccontano giorni poco conosciuti in occidente, scomparsi dai radar delle cronache perchè oscurati dalle drammatiche guerre in Ucraina e ora a Gaza.

Esercito di robot per sconfiggere la Russia, il piano dell'Ucraina con droni e armi autonome. Ma ci sono dei dubbi

 

 

Eppure Ongaro nella sequela di immagini in mostra alla Camera dei Deputati (Sala del Cenacolo, Complesso di Vicolo Valdina a piazza di Campo Marzio) è riuscito a fissare per sempre l'immane tragedia su una pellicola, raccontando ciò che ha travolto la piccola enclave cattolica da quando c'è stata la disfatta militare armena, costringendo un flusso di quasi 100 mila profughi lasciare il Nagorno per rifugiarsi a Yerevan, lasciandosi dietro tutto quello che avevano. 

L'esposizione fotografica intitolata “Artsakh. la fuga forzata degli Armeni dal Nagorno Karabakh nel 2023” ,è stata organizzata in collaborazione con il Gruppo parlamentare di amicizia Italia-Armenia e l’ Armenian General Benevolent Union Milan. All’evento hanno partecipato parlamentari italiani, giornalisti, rappresentanti dei think tank, rappresentanti della comunità armena e Giulio Centemero, il Presidente del Gruppo parlamentare di amicizia Italia-Armenia. 

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Il Messaggero