Arte e scienza sono due facce della stessa medaglia. Dalle successioni di Fibonacci, che svelano la simmetria dei quadri, ai teoremi matematici alla base delle strutture...
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Insieme a lui, domani, anche Silvia Lanzalone, che insieme alle cantanti Eleonora Claps e Virginia Guidi, soprano e mezzosoprano, studia come i feedback si alimentano a vicenda, dominandoli, tramite un sistema di ritorni audio e megafoni. La musica è, tra le arti, quella più ricercata, grazie agli studi sull’intelligenza artificiale o i violini a realtà aumentata di Mari Kimura, in cui le note generano effetti sonori inattesi e innovativi. L’Accademia di Spagna, fino al prossimo 7 ottobre, ospita l’installazione “Codici” di Licia Galizia e Michelangelo Lupone, sculture musicali adattive, alimentate dall’interazione con i visitatori. Mentre esistono già intelligenze artificiali capaci di riprodurre alla perfezione quadri di Picasso e produrre un proprio catalogo artistico grazie al machine learning, il Festival ArteScienza pone l’accento sulle future dinamiche che coinvolgono questi due aspetti così lontani - il rigore dei numeri contro la leggiadria creativa - ma così vicini.
Il Festival ha indagato il rapporto tra suono e percezione attraverso lo spettacolo degli olofoni, microfoni capaci di riprodurre un suono nel modo in cui viene percepito dall’orecchio, in mostra al Goethe Institut dove, a luglio si è discusso di come la video arte abbia inserito elementi innovativi nella sua narrazione, sviluppano forme inedite e mostrando come la danza contemporanea possa intrecciarsi con i mezzi tecnologici, che ridefiniscono il concetto dell’esecuzione dal vivo.
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Il Messaggero