L’atteso Pinocchio di Matteo Garrone non ci sarà: il film sbarcherà direttamente nelle sale il 25 dicembre senza transitare da festival, rassegne, anteprime....
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GLI INVESTIMENTI
È stato il direttore artistico della Festa Antonio Monda, in coppia con Laura Delli Colli che guida la Fondazione Cinema per Roma, a fornire (all’hotel Eden, sulla terrazza cara a Fellini) le prime anticipazioni della kermesse che quest’anno torna in pista forte del notevole aumento di pubblico (i 40mila spettatori sono diventati negli ultimi anni 60mila, cioè il 21 per cento in più) e dell’entusiastica adesione degli sponsor che, a cominciare da Bnl che assegnerà il Premio del Pubblico, aggiungono un milione e 400mila euro ai 2 milioni e spicci del contributo pubblico. «Malgrado l’evidente degrado di Roma che tocca anche i luoghi della Festa, i privati sono più che mai interessati a investire nella nostra manifestazione. Abbiamo appena imbarcato Trenitalia e Lavazza», annuncia il direttore generale Francesca Via, mentre Delli Colli sottolinea «l’ottimo rapporto» che la Fondazione intrattiene da sempre con il vicesindaco e assessore alla Cultura Luca Bergamo. Al grido di «meglio fare una Festa di Roma di serie A che una Venezia di serie B», Monda spiega poi le sue prime scelte: «Premiare Murray significa rendere giustizia a un grande attore ingiustamente sottovalutato da chi nutre pregiudizi nei confronti della commedia. Quest’anno, inoltre, ci proponiamo di valorizzare, accanto ai mostri sacri, anche i talenti emergenti: è una formula forse più difficile, ma appassionante. E vogliamo rendere tematici gli Incontri». I film saranno in tutto una quarantina e, andando a cercarli nel mondo, il direttore artistico ha riscontrato una tendenza: «Mentre Hollywood sforna prodotti sempre più scadenti e ripetitivi, cresce il cinema indipendente». E in Italia? «Non ho ancora preso un solo film: i tre che ho già visto non mi hanno convinto. Ma è presto per fare la lista, quasi tutti gli italiani sperano di andare a Venezia».
LA RIVALITÀ
E a proposito della «rivalità» tra Venezia e Cannes, Monda rivendica l’estraneità di Roma: «Quest’anno sulla Croisette si è tenuto un Festival fortissimo e sono sicuro che anche il Lido ospiterà un’edizione memorabile della Mostra, ma noi andiamo avanti per la nostra strada». Una strada che punta soprattutto sulla qualità («negli ultimi tre anni due Oscar su tre, Moonlight e Green Book, avevavo avuto l’anteprima alla Festa», sottolinea Monda), sulla creatività, sulla passione cinefila: il Macro ospiterà i nuovi format “Duel” dedicato alle storiche rivalità del cinema (Pacino-DeNiro, Morricone-Rota, Viale del tramonto-Eva contro Eva...) e ”Parola/Immagine” in cui scrittori come Francesco Piccolo e Sandro Veronesi commenteranno la trasposizione cinematografica di famosi romanzi. Ci sarà da divertirsi.
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Il Messaggero