È il “Vizio della Speranza” di Edoardo De Angelis, il film che ha vinto il Premio del Pubblico alla Festa del Cinema di Roma. L'annuncio è stato dato...
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Monda è orgoglioso, ricordando la qualità degli ospiti internazionali intervenuti alla Festa: «È facile portare un attore o un'attrice sul carpet, magari col vestito griffato. Meno facile è portare Scorsese per fare due incontri in cui si è parlato di cinema italiano, senza dover presentare alcunché, né un film, un libro, un vestito o altro – dice Monda - Come Scorsese anche Isabelle Huppert, Sigourney Weaver, Kate Blanchett, Giuseppe Tornatore non hanno presentato niente. Questo non accade in nessun altro Festival al mondo». Il direttore della Festa, poi, si lancia in previsioni: «Dicono che i film presentati a Roma, poi non vincono un Oscar. Già li abbiamo smentiti con “Moonlight”. Sono pronto a scommettere che molti dei film presentati durante la Festa riceveranno tante nomination».
Sono tanti i sassolini che Monda vuole togliersi dalle scarpe: «In passato ci hanno detto che avevamo una bassa percentuale di film “accompagnati”. Quest'anno sono 35 su 39, con attori, registi, produttori, persino dagli Studios: Claire Foy e il cast di Millennium, Thomas Vinterberg, John C. Reilly, Steve Coogan e anche Cailee Spaeny». Tra le opere che, secondo Monda, sono quelle che emergeranno “che potrebbero essere in concorso a Cannes”: «Three Identical strangers film straordinario. Sbalordito che se ne parli poco. Fahrenheit 11/9 è straordnario. They shall not grow old di Peter Jackson, ma anche Eter di Zanussi».
E dovendo immaginare una prossima edizione, Laura Delli Colli la vorrebbe: «Più grande, con più spazi e più repliche nelle sale della città» che, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe diventare ancora più centrale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero