Il ritorno di Eugenio Bennato: «Vi racconto il Sud del mondo»

Eugenio Bennato torna e canta ancora il Sud. E non poteva essere altrimenti. Ma, soprattutto, continua a sperimentare, con un progetto che è un tour intorno al mondo....

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Eugenio Bennato torna e canta ancora il Sud. E non poteva essere altrimenti. Ma, soprattutto, continua a sperimentare, con un progetto che è un tour intorno al mondo. Viaggio linguistico e musicale. Esce in questi giorni “Da che sud è sud”, 12 brani che sono le pagine di un diario dall’America del Sud e del Nord all’Africa, passando per l’Estremo Oriente e il Mediterraneo. Tutti i brani, in questo lavoro, sono accomunati dalla presenza, accanto a Bennato, di una voce che fa risuonare la musicalità di una lingua diversa, dal francese all’inglese, dallo spagnolo al brasiliano, ma anche dall’arabo. «In questo disco sono presenti le voci che fanno parte dei miei viaggi e del mio quotidiano», spiega, ospite di MessaggeroTv , sottolineando come questo lavoro rappresenti un ulteriore tentativo di sperimentare ancora: «Fare arte significa dire cose nuove. L’arte è fatta di invenzioni: di qualcosa che prima non esisteva e adesso esiste». L'ultima partecipazione a Sanremo, nel 2008, con il "Grande Sud": «Andai perché mi volle Pippo Baudo, un vero signore siciliano. Ecco, potrei tornare se me lo chiedesse lui». 

In “Da che sud è sud” spiccano la maestosa vocalità di Pietra Montecorvino, la vocina tenue della figlia italo-francesina Eugenia, il timbro ruvido di Sonia, che balla la taranta e viaggia con lui da dieci anni, e poi Giorgia, madre brasiliana e padre napoletano, l’inglese Francesca Del Duca, che vive in America e suona le percussioni ma anche il figlio di Eugenio, Fulvio, che vive in Australia e suona la chitarra e scrive canzoni nel deserto, fino all’arabo classico e moderno di Mohammed che viene dal Marocco e di Marwan che viene dalla Siria e attraverso la Tunisia arriva in Italia. Nell’ultimo brano, “Tarantella a sud di Mozart”, è presente l’ensemble vocale “Le voci del sud”, recentemente fondato per realizzare il concerto “Sinfonia per un Brigante” in onore di Carlo D’Angiò, che ha debuttato al San Carlo di Napoli la scorsa primavera. Un album che sarà accompagnato da un tour, al via il 25 novembre da Milano, dall’Auditorium La Verdi e che farà tappa a Napoli, Bari, Firenze, Roma (il 2 febbraio) e, infine, il 12 aprile al Teatro Ariston di Sanremo. 

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Il Messaggero