Ennio Fantastichini, da Amendola a Favino: ieri il saluto degli amici alla camera ardente

E' stata portata a spalla all'interno della Casa del cinema di Roma la bara di Ennio Fantastichini, l'attore scomparso il primo dicembre. La sala ha visto arrivare a...

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E' stata portata a spalla all'interno della Casa del cinema di Roma la bara di Ennio Fantastichini, l'attore scomparso il primo dicembre. La sala ha visto arrivare a Villa Borghese moltissimi amici dell'attore. Tra loro, Claudio Amendola, Mario Martone, Leo Gullotta, Roberto Herlitzka, Alessandro Haber, Valerio Mastandrea, Sergio Rubini, Pierfrancesco Favino con la moglie Anna Ferzetti, Stefania Rocca, Giovanni Veronesi, Luca Zingaretti e Luisa Ranieri, Emilio Solfrizzi e il vicesindaco di Roma Luca Bergamo. Si sono stretti attorno al figlio Lorenzo e al fratello Piero. 

 
Nel tardo pomeriggio di ieri il ricordo pubblico da parte degli amici. In serata, dopo la chiusura della camera ardente, la proiezione del film di Ferzan Ozpetek Mine vaganti (2010) che valse a Fantastichini il David di Donatello, il Nastro d'argento e il Ciak d'oro per la sua interpretazione.
 
«La casa del cinema - ha detto alla vigilia di questo saluto il direttore Giorgio Gosetti - è da sempre il luogo in cui si ritrova chi il cinema lo fa e di chi lo ama. Insieme a Angelo Barbagallo, Pietro Valsecchi, la famiglia e tanti amici che con lui hanno lavorato nei film, in televisione, a teatro, abbiamo voluto che fosse una volta ancora la casa di Ennio. Non per un momento soltanto di raccoglimento e di tristezza ma per un saluto caldo, affettuoso e vitale proprio come Ennio è sempre stato e come resterà nella nostra memoria».

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Il Messaggero