Emma Dante al Piccolo di Milano: «Misericordia contro il cinismo e l'indifferenza»

Misericordia di Emma Dante
Avviso ai naviganti: «Noi non facciamo teatro di intrattenimento». Emma Dante, presentando il suo nuovo spettacolo, che debutterà in prima nazionale il 14...

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Avviso ai naviganti: «Noi non facciamo teatro di intrattenimento». Emma Dante, presentando il suo nuovo spettacolo, che debutterà in prima nazionale il 14 gennaio al Piccolo Teatro di Milano, premette che il suo Misericordia «scuote nel bene e nel male» il pubblico «lo tiene sul pizzo della sedia».

 

E di una scossa a volte c'è bisogno, per non farsi intrappolare nel cinismo e nell'indifferenza che si può trovare dovunque «al giorno d'oggi quando manca anche la tolleranza». «Passeggiavo per via Torino a Milano - racconta la regista - faceva molto freddo e ho visto un uomo molto giovane sotto varie coperte, che cercava di scaldarsi. Vicino a lui un canuzzo a pancia all'aria e il cartello ho fame. È passata una coppia di ragazzi vestiti firmati. Il ragazzo vede quell'essere e dice alla ragazza: mangia il cane. Lei ride e se ne vanno. Questo fatto, l'idea che dovrebbe mangiare il suo amico, è terribile, non c'è neanche più la tolleranza, questo è fastidio, il non sopportare neanche la vista dell'emarginato».

Quello che propone Emma Dante invece è la misericordia. La misericordia che fa decidere a tre donne fragili - Anna, Nuzza e Bettina - che di giorno lavorano a maglia e di sera si prostituiscono, a prendere e crescere Arturo, figlio di una loro collega uccisa a botte da un cliente falegname, padre del piccolo che proprio per le botte nasce «difettoso».

E così la legnosità di questo Arturo, che si muove freneticamente, diventa vita, diventa carne ed ossa. Quello che racconta è «la capacità profonda e inesauribile di amare». Se nel suo lavoro precedente Bestie in scena, la regista aveva spogliato gli attori di parole ed abiti, in questa occasione ha scelto di utilizzare il dialetto palermitano stretto (il lavoro è coprodotto dal Piccolo con Atto Unico/Compagnia Sud Costa Occidentale e Teatro Biondo di Palermo).

«È una lingua ermetica - spiega - ma accompagnarla dalla gestualità e dal movimento la rende leggibile». «Emma - aggiunge il direttore del Piccolo Sergio Escobar - scortica la realtà e le parole. Nei testi di Emma si entra semplicemente vivendoli a teatro». E di questo è convinto anche un folto pubblico, dato che le prime tre rappresentazioni (Misericordia resterà in scena fino al 16 febbraio) sono già esaurite. Lo spettacolo arriverà al teatro Argentina di Roma il 17 aprile.


Emma Dante sarà però anche al cinema. Il suo Le sorelle Macaluso è in fase di post-produzione e sarà pronto ad aprile. 
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Il Messaggero