Immaginate la scena. Sir Elton John, 72 anni scintillanti, incede emozionato sulle mitiche ”marches”, il tappeto rosso di Cannes, al braccio di Taron Egerton,...
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SPETTACOLARE. Facile prevedere che l’anteprima mondiale (fuori concorso) di Rockteman sarà uno dei momenti memorabili del 72mo Festival (14-25 maggio) che ha deciso di volare altissimo. Il film di Fletcher, il titolo rubato a uno dei brani più celebri del protagonista (1972), ripercorre l’infanzia difficile, l’approccio alla musica come prodigio del piano, gli amori, i successi e i lati oscuri (alcol, droga, depressione) di Elton John, all’anagrafe Reginald Kenneth Dwight, anche coproduttore con Furnish e Matthew Vaughn. E nessuno se lo nasconde: Rocketman aspira a replicare il boom di Bohemian Rhapsody, il biopic su Freddie Mercury, quattro Oscar e un incasso mondiale di 902 milioni di dollari, di cui una trentina realizzati in Italia.
Anche questa volta distribuisce 20th Century Fox e la confezione del film (altri interpreti Bryce Dallas Howard, Richard Madden e Jamie Bell) è grandiosa e accattivante come risulta dalle prime immagini messe in circolazione: accurate le ricostruzioni d’epoca, sontuosa la fotografia di George Richmond, fantasmagorici i costumi di Julian Day, spettacolari le scene dei concerti. «Rocketman non è il classico biopic ma la magica rivisitazione della vita di Elton, una fantasia realistica», spiega il regista, 53 anni, che aveva terminato le riprese di Bohemian Rhapsody dopo l’allontanamento di Bryan Singer accusato di abusi sessuali. «Rocketman è un musical sulla più straordinaria e imprevedibile icona della musica. La narrazione non segue un percorso lineare ma si affida al ritmo delle emozioni».
SENZA SCONTI. Il vero protagonista non ha preteso sconti. «Volevo un film totalmente onesto», dice Elton che ha lasciato liberi il regista e lo sceneggiatore Lee Hall di raccontare i momenti meno edificanti della sua vita. Quanto al ruolo principale, Fletcher è andato sul sicuro: «Cercavo un attore che, oltre a cantare e ballare, potesse di scendere nell’abisso dei tormenti interiori del suo personaggio», spiega il regista. La scelta di Egerton, condivisa dalla rockstar («canta le mie canzoni meglio di me», ha dichiarato) è caduta sull’ex protagonista di Robin Hood. «Interpretare Elton è stata la gioia professionale più grande della mia vita», spiega l’attore. «E’ incredibile come un ragazzino della classe operaia sia poi diventato un’icona pop. Quando ti cali nei panni di un personaggio ultra-famoso come lui, devi essere il più sincero possibile. E non puoi dimenticare che le sue canzoni hanno scandito la vita di milioni di persone». Nel film ci sono tutte: Rocket Man, Candle in the Wind, Daniel, Crocodile Rock, Sacrifice, Can you Feel the Love Tonight.
DUETTO MAGICO. La Croisette, dove Elton nel 1983 ambientò il video del suo brano I’m Still Standing, è già in fibrillazione. C’è da scommettere che il party più ambito quest’anno sarà quello in programma dopo l’anteprima di Rocketman. Tutti attendono il duetto al piano tra il cantante e Egerton: la prova generale, avvenuta il 24 febbraio scorso alla tradizionale festa dell’Oscar, ha dato i brividi a tutti. E messo un’ipoteca importante sul successo mondiale del film.
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Il Messaggero