Pinocchio è tornato. E con lui Mangiafuoco, la Fata Turchina e tutti i personaggi di “Burattino senza fili” animati da Edoardo Bennato, che a 40 anni...
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Ma Pinocchio, proiettato nel 2018, come si troverebbe? «Si divertirebbe tantissimo – assicura Bennato – come si divertirebbe Collodi e come, tutto sommato, mi diverto anch'io. L'obiettivo (lo stesso di 40 anni fa ndr) è ridicolizzare i nostri tic, i paradossi e certi aspetti della vita di tutti i giorni che, anche se tragici, sono emblematici di una società schizofrenica e quasi kafkiana, esattamente come quella collodiana». Così, tutti conosciamo una Fata Turchina «depositaria del buonsenso che manca in gran parte dei maschi. Ben vengano – dice Bennato – le donne nei ruoli importanti, come in questo momento in cui una donna è stata delegata a sbrogliare la matassa politica». E Mangiafuoco? «Sarebbe riduttivo dargli un volto, io lo vedo come un alibi alla nostra incapacità di condizionare e guidare il delegato, colui che abbiamo votato e che in teoria dovrebbe fare i nostri interessi in una situazione incancrenita».
Nel 2019 Geppetto, Pinocchio e gli altri torneranno sul palco in un musical: un'esperienza che Bennato vuole replicare dopo il successo di Peter Pan. Intanto, quest'estate sarà al Comacchio Beach Festival – La musica per la sostenibilità, organizzato da Salvati. Sul palco con lui l'8 giugno ci sarà Alex Britti, a cui lo lega un affetto fraterno. «Lui è il mio terzo fratello, lo "zio" di mia figlia Gaia e io sono lo zio del piccolo Edoardo Britti, che è nato otto mesi fa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero