Morto a Firenze Piero Gelli, il “gentiluomo dell'editoria”: curò le opere di Pasolini e Gadda

Morto a Firenze Piero Gelli, il “gentiluomo dell'editoria”: curò le opere di Pasolini e Gadda
E' scomparso a Firenze a 81 anni il critico letterario e musicale Piero Gelli, figura di spicco del mondo editoriale italiano, dove era considerato “un...

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E' scomparso a Firenze a 81 anni il critico letterario e musicale Piero Gelli, figura di spicco del mondo editoriale italiano, dove era considerato un gentiluomo”. Gelli è stato direttore editoriale di Garzanti, poi della Rizzoli, di Einaudi e infine di Baldini & Castoldi, è stato l'editor di Pier Paolo Pasolini e di Carlo Emilio Gadda a Garzanti, ma ha seguito anche Oriana Fallaci. Nato a Firenze nel 1939, Gelli si laureò con una tesi sullo stile e la lingua di Gadda con il linguista Giovanni Nencioni (futuro presidente dell'Accademia della Crusca); in seguito conobbe l'autore di «Quer pasticciaccio brutto de via Merulana» grazie al poeta Attilio Bertolucci. Gelli ha insegnato letteratura italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze e in seguito all'Università Bocconi di Milano. Chiamato nel 1969 come giovane esperto di Gadda a studiare alcuni inediti dello scrittore nell'archivio di Garzanti, Gelli nel 1970 di trasferì a Milano perchè assunto dalla casa editric, di cui è stato direttore editoriale per circa vent'anni, diventando vero e proprio braccio destro del fondatore Livio Garzanti.


Gelli è stato direttore editoriale anche di Rizzoli, assumendo anche la carica di vicedirettore generale, e poi di Einaudi, dal 1989 al 1993. Proprio durante il suo mandato la casa editrice torinese rinnovò il suo catalogo, lanciando la collana Einaudi Tascabili diretta da Oreste Del Buono; Gelli curò personalmente la pubblicazione di «Petrolio», il romanzo inedito e incompiuto di Pasolini, con la curatela del filologo Aurelio Roncaglia. Piero Gelli ha pubblicato studi filologici su Gadda e ha curato il «Dizionario dell'Opera» (Baldini e Castoldi, 1997), «Giuseppe Verdi» di Massimo Mila (Rizzoli, 2000) e le Opere di Carlo Emilio Gadda per Garzanti. Ha collaborato con diverse testate (La Stampa, L'Unità, Linus, Alias). Musicofilo per molti anni ha presentato i programmi musicali di Raitre ed ha curato numerosi volumi di opere liriche illustrate per Archinto ed ha fatto parte del cda del Teatro alla Scala. Tornato in Toscana dopo il pensionamento, Piero Gelli aveva preso casa a Firenze. Da qualche anno componente della giuria del Premio Viareggio, aveva ripreso a frequentare il Gabinetto Vieusseux dove ha tenuto di recente alcune conferenze e presentazioni. 
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Il Messaggero