Altro che “One Direction”. Nel firmamento della musica mondiale, per fortuna, c’è ancora chi si prende una pausa per dedicarsi agli altri e non a sé stessi. È il caso del...
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Il locale in cui Sheeran si potrebbe trovare a trascorrere una buona parte del suo meritato riposo è il più classico dei negozietti di beneficenza britannici, una delle tante botteghe sparse per il Regno Unito a cui generosi avventori consegnano merce usata destinata ad essere ceduta per finanziare cause umanitarie.
“C’è una buona possibilità che passi del tempo qui. Lo aspettiamo a braccia aperte”, ha affermato la manager della rivendita, il Sue Ryder Shop, a cui recentemente il cantante ha regalato un cospicuo numero di magliette. “I nostri volontari, di età compresa tra i 61 e 91 anni, conoscono Ed perché è cresciuto in città: per loro sarà bello lavorare con lui”.
Antidivo per eccellenza, Sheeran, che già a inizio del 2015 aveva fatto intendere di voler sfuggire alla “bolla dello showbiz” staccando per un po’ la spina dalla routine professionale fatta di prove e concerti, non è nuovo a manifestazioni di generosità e altruismo: recentemente, ad esempio, il ventiquattrenne artista nato ad Halifax è balzato agli onori delle cronache per l’acquisto, al prezzo di 1 milione di dollari, di una stazione di polizia dismessa, che, nei suoi, progetti dovrebbe diventare presto un centro per ragazzi. Complimenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero