“Ebrei in Cina durante il secondo conflitto mondiale”: mostra a Firenze

La sinagoga di Firenze
A una vicenda storica poco nota, la fuga di circa 18.000 ebrei europei verso la Cina durante gli anni '30, sarà dedicata la mostra “Ebrei in Cina durante il...

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A una vicenda storica poco nota, la fuga di circa 18.000 ebrei europei verso la Cina durante gli anni '30, sarà dedicata la mostra Ebrei in Cina durante il secondo conflitto mondiale. Shanghai, città rifugio dalle persecuzioni razziali, che verrà inaugurata giovedì 31 gennaio presso l'Accademia Toscana di Scienze e Lettere La Colombaria a Firenze (via Sant'Egidio, 23). La mostra è organizzata dall'Istituto Confucio in collaborazione con l'insegnamento di Lingua e Letteratura Ebraica dell'Università di Firenze, il Center of Jewish Studies di Shanghai, lo Shanghai Jewish Refugees Museum e la Comunità Ebraica di Firenze. All'inaugurazione si accompagnerà un convegno - ore 15.30 - che racconterà la storia millenaria degli ebrei in Cina e le vicende che portarono gli ebrei da tutta Europa verso l'unico porto al mondo pronto ad accoglierli senza visto. La mostra, che sarà visibile fino al 28 febbraio, propone un'accurata documentazione - tra lettere, testimonianze e fotografie - che illustra le vicende e la vita degli ebrei nel quartiere di Hongkou a Shanghai.


La storia degli ebrei in Cina, sebbene poco nota, è una storia millenaria. Le prime notizie risalgono al VII-VIII secolo, come documentato da una lettera scritta in giudeo-persiano del 718 indirizzata ad un ebreo del Tabaristan, in Persia, e un frammento liturgico scoperto nelle grotte di Mogao a Gansu, nel quale compare il nome di Israele scritto in ebraico. La presenza di comunità ebraiche in numerose città e porti della Cina è testimoniata, a partire dal XIII secolo, dalle cronache dei missionari francescani e di Marco Polo e confermata da fonti ufficiali quali gli annali imperiali di epoca Yuan.
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Il Messaggero