Donpasta al Maxxi il 1° luglio per la serata “Terre Colte” sul recupero dei terreni abbandonati nel Sud Italia

Donpasta al Maxxi il 1° luglio per la serata “Terre Colte” sul recupero dei terreni abbandonati nel Sud Italia
Considerato dal New York Times uno dei più inventivi “attivisti del cibo”, al lavoro da più di un decennio sul rapporto tra arte, cibo e antropologia,...

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Considerato dal New York Times uno dei più inventivi attivisti del cibo, al lavoro da più di un decennio sul rapporto tra arte, cibo e antropologia, Daniele De Michele alias Donpasta sarà il 1 luglio al Maxxi per la serata “Terre Colte”. Nove progetti di valorizzazione di terreni abbandonati nel Sud Italia saranno al centro della mostra multimediale e dello spettacolo site specific ideati dall’artista salentino. Si comincia alle 19:30 con l’inaugurazione dell'installazione multimediale site specific ideata dall’artista.mentre alle 21 seguirà lo spettacolo gratuito “Villani Remix”, progetto multimediale e multidisciplinare di Donpasta che unisce schermi led, musica elettronica e cibi di una volta, con una band dal vivo che musicherà per la prima volta immagini tratte dal suo ultimo film, attraverso interviste a contadini, pastori, allevatori e nonnine, che faranno emergere, tramite i loro ricordi gastronomici, la tradizione della cucina popolare italiana e i percorsi progettuali di recupero dei terreni abbandonati.


Con il Bando Terre Colte, circa cento ettari di terreni in Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, stanno ora tornando a produrre grani antichi, fave, mandorle, origano, zafferano, bacche di Goji, micro ortaggi, e a servire per l’allevamento di bufale, capre e asine da latte. Il lavoro nei campi, nei pascoli, nelle fattorie didattiche e nella filiera di trasformazione e vendita dei prodotti comporterà l’inserimento occupazionale di circa 180 persone in condizione di disagio e bisognose di riscatto e fiducia. Il finanziamento complessivo ammonta a 3 milioni di euro, distribuiti in base all’entità delle proposte selezionate, con un contributo medio di 325 mila euro.
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Il Messaggero