Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo dell'Opera di Roma: «Don Chisciotte per una stagione piena di sorprese»

Eleonora Abbagnato: Abbiamo progetti per una nuova casa della danza. A Caracalla con due titoli e Bigonzetti. Nel mio futuro anche una serie tv UNA SERIE TELEVISIVA»

L'étoile Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma
Per Natale porta sul palco 72 danzatori («I classici sono dei kolossal»). Ma niente fiocchi di neve o alberi con i balocchi: «Ci siamo concessi una pausa dai...

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Per Natale porta sul palco 72 danzatori («I classici sono dei kolossal»). Ma niente fiocchi di neve o alberi con i balocchi: «Ci siamo concessi una pausa dai tradizionali Lago dei Cigni e Schiaccianoci e apriamo la stagione del balletto con Don Chisciotte perché diverte, piace anche ai bambini. E musicalmente è stupendo». Eleonora Abbagnato, étoile, da sette anni direttrice del corpo di ballo del Costanzi, e ora anche responsabile della scuola, presenta la coreografia che inaugura il teatro dell’Opera, anticipa i titoli in programma. E apre il libro dei sogni: «Una nuova “casa” della danza. Una fiction sul dietro le quinte del nostro mondo. E leggi e progetti ministeriali che rilancino la nostra arte».

Giornata Internazionale della Danza/Eleonora Abbagnato, dea della notte, nel film danzato “Nuit Romaine”, coreografie di Angelin Preljocaj, con abiti di Dior

Il suo corpo di ballo è in scena per le feste nello spettacolo firmato da Laurent Hilaire (scene e costumi di Francesco Zito): in scena anche la vigilia di Natale e di Capodanno (ultima replica il 31) verrà interpretato dalle stelle del teatro (Alessio Rezza, Rebecca Bianchi e Susanna Salvi) e dalle star ospiti Isabella Boylston e Osiel Gouneo (al loro debutto romano) e Iana Salenko e Daniel Camargo (un ritorno).

Prossimi titoli?

«Io spingo sul contemporaneo e avremo grandi nomi, Wheeldon, Montero, Pastor. La Bayadère, nuova produzione con coreografie di Benjamin Pech, scene e costumi dell’artista contemporaneo Ignasi Monreal. E per la prima volta ospiteremo un lavoro di Bigonzetti che è cresciuto proprio qui. Un debutto anche per La fille mal gardée. E quest’estate raddoppiamo gli spettacoli a Caracalla».

E lei non balla?

«No. Solo a Parigi, dove andremo in tournée subito dopo Don Chisciotte per Le quattro stagioni al Palais des Congrès. I miei ballerini ora sono richiesti anche all’estero. Che traguardo. Io sono appena tornata dal Giappone: ho danzato in un gala con star internazionali. Ora devo pensare ai ragazzi».

Corpo di ballo, la scuola. Ma quanti ragazzi tira su?

«Sono 90 allievi dai 9 ai 18 anni. Più una sessantina della compagnia. Non ho più riposo. I piccolini sono meravigliosi: hanno le stelline negli occhi. Per loro ho inserito corsi di danza di carattere e di contemporaneo. Devono arrivare in scena pronti per qualsiasi repertorio. E sto intensificando il legame tra scuola e compagnia. È l’insegnamento dell’Opéra».

Una nuova “casa” per la danza?

«C’è un progetto per una struttura che dovrebbe ospitare scuola, sale prove, teatro. E mi piacerebbe che ci fosse anche il modo di ospitare allievi che arrivano da fuori. A Parigi, da bambina, mangiavo, dormivo e studiavo nell’accademia dell’Òpera. Sono appena andata a fare audizioni in tutta Italia. Ho selezionato 60 ragazzi tra trecento. E il 27 febbraio faremo una dimostrazione. I migliori entreranno da noi. Ma bisogna sostenere le famiglie dei ragazzi che arrivano da fuori. La Fondazione Bocelli mi sta dando la mano: voglio aprire le porte a tutti, anche a bambine che arrivano da Palermo come me».

Anche sua figlia sogna di fare la ballerina?

«Io non vorrei, perché si soffre. Vediamo... Intanto la scuola è una buona formazione di vita: disciplina, sacrificio. E io ci credo»

Raddoppio a Caracalla: è il progetto del festival estivo?

«Due titoli in cartellone. Il sovrintendente Francesco Giambrone vuole puntare sul balletto a ampliare la platea a un pubblico internazionale. Sarà una stagione più lunga e con molte novità».

E la fiction?

«Sto lavorando a una serie televisiva sulla danza. Ora stiamo facendo i casting. Cominceremo a breve. Ci sarò anche io: un’insegnante di danza anche sul set».

Ancora un sogno?

«Il mio obiettivo è portare una coreografia di Pina Bausch. La compagnia ora è pronta. Ci riusciremo». 

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Il Messaggero